"Quello dei rifiuti è un problema della classe dirigente e della classe politica nelle istituzioni locali: ciò è evidente se pensiamo che la responsabilità del ciclo integrato dei rifiuti urbani è demandata alle regioni". Così Alessandro Bratti, membro della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti della XVI legislatura, interviene durante la presentazione del libro "Il rifiuto del Sud. Storie di criminalità politica e controllo del consenso" di Massimiliano Iervolino. Gaetano Pecorella, presidente della stessa commissione, denuncia l'indifferenza della politica rispetto alle inchieste. "In questo silenzio afferma Pecorella Iervolino ha offerto un largo contributo ai nostri risultati". Anche l'autore del libro lamenta il disinteresse sul grave problema dello smaltimento dei rifiuti che, da anni, tormenta il nostro Paese.
"Campania, Sicilia e Calabria sono regioni commissariate da quasi 20 anni e ancora non è stato fatto nulla per risolvere il problema". "Gli interventi chiosa Iervolino arrivano solo quando una situazione è ormai al limite". Roghi, assunzioni clientelari, discariche fuorilegge, inceneritori fantasma, commissariamenti e mancanza di senso dello Stato: in poche parole criminalità politica che, insieme a quella organizzata, distrugge i territori. Importante l'intervento del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, che ha portato l'attenzione sulla situazione d'emergenza in Campania. "E' necessario - afferma Orlando - bloccare l'importazione dei rifiuti industriali in questa regione che non ha ancora trovato un equilibrio". "E' importante un registro dei tumori, - continua il ministro - una certificazione della pericolosità dei suoli e un monitoraggio aereo sulle zone più a rischio". Ma i riflettori devono essere puntati anche sui segnali positivi. "La Campania continua Orlando ha una percentuale di riuscita della raccolta differenziata molto alta e questo fattore va incoraggiato". Dalla Sicilia alla Campania, attraversando la Calabria, il libro propone un viaggio nel sud d'Italia, dove a farla da padrone è il disordine organizzato. In queste regioni, più che in altre, è lampante come lo Stato sia assente. Le più elementari regole vengono eluse a discapito della salute dei cittadini. In questi territori, ma non solo, lo stato di diritto non esiste. "Questo testo afferma Elisabetta Zamparutti, dirigente radicale e deputata della XVI legislatura - è un'operazione verità portata avanti grazie alla commissione bicamerale che non solo gli addetti ai lavori devono conoscere". "Il rifiuto del Sud" è questo: il racconto di un metodo che passa attraverso la negazione sistematica delle regole.
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