Decreto emergenze, l’iter e i retroscena
Il deputato ferrarese del Pd Alessandro Bratti, relatore del Decreto Emergenze (legge sul terremoto), ha inviato alla Nuova questa memoria. di Alessandro Bratti L’iter del Decreto Emergenze si è concluso.
Come relatore del provvedimento ho avuto il compito di trattare con il Governo oltre che con i Commissari degli altri gruppi politici per apportare migliorie al testo. Purtroppo i tempi ristretti non ci hanno consentito di svolgere una discussione approfondita e quindi le modifiche necessarie e in più la pessima gestione del percorso del decreto ha scatenato le polemiche delle opposizioni, Lega e M5S in testa, non senza qualche ragione. Con riferimento al terremoto ho ricordato che allo Stato non si richiedono interventi di solidarietà ma di investimenti che riguardano l'economia di tutto il Paese.
L'area colpita dal sisma ricordo che produce 19,6 miliardi di euro di ricchezza con riferimento al 2011 e genera 12,2 miliardi di euro di esportazioni. È stato stimato che il valore aggiunto perso a causa del sisma del maggio 2012 si aggira attorno ai 3,1 miliardi di euro.Va subito precisato che non tutte le richieste sono state accolte dal Governo. Sicuramente va fatta chiarezza sul tema detassazione degli indennizzi assicurativi per le imprese. Abbiamo richiesto un provvedimento esplicativo la cui emanazione è assolutamente urgente che faccia definitivamente chiarezza e che non penalizzi coloro che si sono assicurati rispetto a quelli che non hanno provveduto ad attivarsi in questo senso. Sul tema dopo un aspro confronto con il Governo abbiamo ottenuto l'impegno a chiarire al più presto nella direzione da noi auspicata il significato della normativa al riguardo. Vi sono poi le agevolazioni a favore delle micro-imprese localizzate nelle aree colpite come la finanza di vantaggio, che crediamo possa essere utile per far ripartire anche quei settori che oggi sono sicuramente i più penalizzati. Ma cosa succederà concretamente dopo l'approvazione di questa legge? Intanto la proroga dal 31 maggio 2013 al 31 dicembre 2014 del termine di cessazione dello stato di emergenza. Si proroga dal 30 novembre 2012 al 31 ottobre 2013 il termine per la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti agevolati per il pagamento dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Il nuovo termine del 31 ottobre vale anche per l'accesso ai finanziamenti per il pagamento, senza applicazione delle sanzioni, dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l'assicurazione dovuti dal 1° luglio 2013 al 30 settembre 2013, anche da parte di chi ha già presentato la documentazione entro il precedente termine del 30 novembre.
Viene consentito il versamento sulle contabilità speciali intestate ai presidenti delle regioni quali Commissari delegati di tutte le risorse a qualsiasi titolo destinate o da destinare per la ricostruzione dei territori. Vi è un'ulteriore proroga di sei mesi (dall'8 giugno 2013 all'8 dicembre 2013) per effettuare la verifica di sicurezza. Importante è l'allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno per l'anno 2013 in favore dei comuni e delle province, che sblocca gli investimenti così come la deroga per l'assunzione di personale per le strette finalità connesse alla situazione emergenziale prodottasi nei territori interessati dal sisma. Vi sono poi modifiche alla disciplina introdotta dalla legge di stabilità 2013 che prevede il finanziamento garantito dallo Stato a favore dei titolari di imprese industriali, commerciali, agricole ovvero per i lavoratori autonomi, che abbiano subito un danno economico alle loro attività al fine di poter fare fronte al pagamento dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l'assicurazione obbligatoria dovuti fino al 30 giugno 2013. E infine la detassazione dei contributi destinati ad interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e ad uso produttivo. La norma prevede che i predetti contributi sono esclusi dalla formazione del reddito imponibile ai fini Irpef e Irap. Per ottenere questi risultati l'iter non è stato semplice. Infatti a causa di un atteggiamento poco responsabile ,soprattutto del Movimento 5 Stelle , a momenti alterni sponsorizzato dalla Lega, il Governo è ricorso al voto di fiducia. Abbiamo assistito ad un fenomeno del tutto nuovo: i leghisti hanno scientificamente insegnato ai "grillini" le modalità con cui si effettua il cosidetto ostruzionismo per impedire l'approvazione in legge. A questi deputati non è parso vero e per un giorno intero di fatto hanno bloccato i lavori intervenendo tutti su ogni proposta emendativa. Senza togliere nulla a questa forma di opposizione assolutamente legittima, il rischio che si correva era la decadenza del Decreto con tutto ciò che vi era contenuto, tra cui vari provvedimenti per i terremotati che si aggirano su un valore di qualche centinaia di milioni di euro. In realtà avevamo provato ad offrire alle opposizioni la possibilità di apportare miglioramenti di sostanza con l'obiettivo di arrivare ad un risultato condiviso. Niente da fare ! Dopo estenuanti discussioni, sospensioni ed assemblee la risposta è stata picche con rilanci su questioni su cui era noto fin dall'inizio che non avremo trovato l'intesa. A questo punto il Governo è stato costretto ad apporre il voto di fiducia che ha scatenato il disappunto dell'opposizione. Alla fine di questo percorso posso dire di aver rilevato due anime del M5S. Una dialogante e costruttiva, purtroppo che conta poco, e una ostile su tutto ma che conta. Questa esperienza mi induce a pensare che nel tempo forse dentro a quel Movimento qualcosa cambierà! Da parte ma credo che il confronto con loro ma anche con le altre forze possa essere utile per modificare lo stanco rituale per cui chi è all'opposizione ha sempre torto e chi è al Governo ha sempre ragione. È curioso infine che questa trattativa, durata per una settimana, mi ha visto formalmente trattare con il Ministro con i rapporti al Parlamento Dario Franceschini. Trovarmi di fronte a lui , ferrarese come me, con al mio fianco i capigruppo della maggioranza di Governo mi ha riportato indietro di circa 40 anni quando al Liceo scientifico "A . Roiti" io di sinistra e lui democristiano trattavamo sull' agibilità politica e i decreti delegati: strano caso della vita. Alessandro Bratti deputato del Pd
LA NUOVA
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