Se governi e imprese si impegneranno, con incentivi e ricerca applicata soprattutto all'integrazione tra questa tecnologia e le centrali elettriche a carbone, secondo i ricercatori, tra sette anni la capacita' installata potrebbe raggiungere anche i 128,5 GW. Lo studio di Navigant Research sottolinea inoltre come gia' sin da ora gli impianti alimentati da biomassa stiano migliorando l'efficienza energetica e gli utili economici, sia dei sistemi di calore che di energia, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2.
Le biomasse che incidono sul 15% degli usi energetici primari nel mondo (55 milioni di TJ/anno), sono largamente impiegate nei Paesi in via sviluppo, che ne ricavano gia' il 38% del loro fabbisogno. Ma anche l'Italia dimostra un grande interesse per lo sviluppo del settore: gli impianti che utilizzano biomasse solide, gassose e liquide sono in forte crescita e hanno raggiunto complessivamente 1.133 MWe installati e 135 MWt e 50 kw frigoriferi termici.
Secondo un'indagine di Legambiente, gli impianti a biomasse, nel loro complesso, hanno consentito nel 2012 di produrre 13,3 TWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,2 milioni di famiglie. E sono 343 i comuni in cui gli impianti di teleriscaldamento utilizzano fonti rinnovabili, come biomasse di origine organica animale o vegetale provenienti da filiere territoriali o fonti geotermiche, attraverso cui riescono a soddisfare larga parte del fabbisogno di riscaldamento e di acqua calda sanitaria.
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