03/06/13
Aumento esponenziale della produzione di canapa da destinare all’edilizia: +1.300% Il futuro è sempre di più nella Neoedilizia
La Neoedilizia, un nuovo modello di edilizia industrializzata che ha alla base l’utilizzo di materiali ecocompatibili, sta diventando sempre di più una realtà.
A dimostrarlo sono i dati resi noti da una recente proiezione sulla produzione di canapa da destinare all’edilizia nel 2013 effettuata da Equilibrium, azienda lombarda che ha portato per prima in Italia i biocompositi in canapa e calce Natural Beton e Biomattone, in sinergia con Assocanapa, associazione nazionale che promuove in Italia la cultura della canapa.
Secondo le stime, la coltivazione di canapa aumenterà del 1.300%, passando dai 150.000 mq del 2012 ai quasi 2.000.000 di mq del 2013, a seguito dell’impennata della richiesta di costruzioni in Natural Beton® (+400%).
Questo permetterà di passare da 43 a oltre 600 tonnellate di CO2 sequestrata nell’involucro delle abitazioni, e da 1.000 a 1.300.000 metri cubi di Natural Beton® posato.
I dati di confronto tra attività 2012 e 2013, ma soprattutto il nuovo modello di edilizia realizzata in cantiere, un mix tra edilizia tradizionale in cantiere ed edilizia industrializzata prefabbricata, saranno presentati al prossimo Expo Italia Real Estate, importante appuntamento sulle tendenze del settore che si svolgerà a Milano tra il 4 e il 6 Giugno prossimi.
Qui Equilibrium realizzerà una installazione assieme all’architetto di fama mondiale Simone Micheli, che ha scelto di promuovere i sistemi costruttivi in canapa e calce.
“Grazie all’utilizzo di innovative macchine spruzzatrici abbiamo creato un nuovo modo di costruire” ha dichiarato Paolo Ronchetti, General Manager di Equilibrium. “Questo modello, per cui è stato coniato il termine Neoedilizia, è in grado di rispondere alle esigenze di costruzione industriale, come la realizzazione di biovillaggi, cinema multisala o condomini. E i dati di produzione della canapa dimostrano il salto di qualità fatto, non solo da parte nostra, ma dal mercato, che è sempre più attratto da un materiale che è il vero futuro del settore”.
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Pubblicato da
Alessandro Bratti
alle
16:40
Etichette:
Ambiente,
Green economy,
materiali ecocompatibili
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