Il futuro dell'Ilva potrebbe decidersi in tre giorni. Il governo ha
assicurato che la via per garantire continuita' produttiva e risanamento
ambientale allo stabilimento di Taranto sara' indicata entro il 5
giugno, data in cui si riunira' la nuova assemblea dei soci del
Siderurgico.
Le dimissioni annunciate dal presidente Bruno
Ferrante, dall'amministratore delegato Enrico Bondi e dal consigliere
Giuseppe De Iure, hanno sparigliato le carte. L'Ilva e' una nave che sta
affondando e che non ha piu' comandanti. I Riva potrebbero passare la
mano dopo il sequestro disposto dal gip di Taranto Patrizia Todisco del
patrimonio di Ilva e Riva Fire, fino al raggiungimento della cifra di
8,1 miliardi di euro.
Sono diverse le ipotesi in campo: nominare un
commissario unico o un commissario ad acta solo per il risanamento
ambientale, procedere all'amministrazione straordinaria, adottare un
nuovo intervento legislativo o tentare di convincere gli attuali vertici
del Siderurgico a restare in sella e ritirare le dimissioni.
Le istituzioni si stanno muovendo su piu' fronti. Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha convocato per domani un incontro sulla questione Ilva, invitando, tra gli altri, i senatori e i deputati della Puglia, i presidenti dei Gruppi del Consiglio regionale, i consiglieri regionali della provincia di Taranto, il sindaco del capoluogo jonico, Ippazio Stefano, gli assessori regionali e i sindacati. Ma gia' si registrano le prime defezioni. Il Pd, tramite il deputato Dario Ginefra, ha annunciato che la delegazione parlamentare pugliese sara' ricevuta a Roma dal ministro dell'Ambiente Andrea Orlando.
I vertici del Pdl pugliese Francesco Amoruso e Antonio Distaso annunciano che la delegazione disertera' la riunione perche' la ritengono 'inutile e superata'.
Sempre domani l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) consegnera' la relazione con i risultati della terza ispezione compiuta dalla delegazione parlamentare pugliese nello stabilimento Ilva. Altra giornata importante, forse decisiva, e' quella di martedi'. Il Governo Letta riferira' in aula alla Camera dei deputati sulla vicenda Ilva, come richiesto dai parlamentari pugliesi del Pdl.
Non e' esclusa la convocazione, proprio alla vigilia del Cda dell'Ilva, di un Consiglio dei ministri straordinario per il via libera al decreto. I giuristi stanno cercando la soluzione piu' efficace per integrare la legge 231 (definita salva Ilva').
Proprio l'Aia prevede, in caso di mancata ottemperanza agli interventi di risanamento da parte dell'azienda, un intervento diretto dello Stato. Per salvare la barca che affonda.
(di Giacomo Rizzo) (ANSA)
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