Tra i nodi che attendono l'umanità nel futuro: la risposta umana al processo di adattamento ai limiti del Pianeta potrebbe "essere troppo lenta per fermare il declino"; l'economia degli Usa "ristagnerà", quella di Brasile, Russia, India e Sud Africa "progrediranno", mentre la Cina sarà "un esempio di successo" per la sua "capacità di agire"; i poveri potrebbero arrivare a 3 miliardi, con una popolazione mondiale che toccherà il massimo "nel 2042" con 8,1 miliardi
di persone, e calerà la fertilità nelle aree urbane; il Pil globale crescerà "molto più lentamente del previsto"; come se non bastasse la CO2 in aria continuerà ad "aumentare" portando "un incremento" delle temperature di "2 gradi nel 2052 rispetto alla media pre-industriale", raggiungendo i "più 2,8 gradi nel 2080".
"Viviamo in un modo che non potrà essere portato avanti dalle generazioni future senza importanti cambiamenti afferma Randers L'umanità ha sfruttato le risorse della terra e, in alcuni casi, vedremo il collasso prima del 2052". "Si dimostra osserva Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia e curatore dell'edizione italiana del volume come sia impossibile cambiare rotta se non viene impostata una nuova economia che metta al centro il capitale naturale".
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