Un quadro aggiornato delle emissioni di CO2 sul territorio provinciale e una serie di schede per mettere a sistema, quantificare e monitorare tutte le azioni per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili finanziate direttamente o promosse da Palazzo Malvezzi. Questi sono in sintesi i contenuti del Piano Clima della Provincia di Bologna, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, approvato oggi in Consiglio, in seguito all’approfondimento sui mutamenti climatici, con 19 voti a favore (Pd, Fds) e 9 astenuti (Pdl, Fli, Udc, Lega e Pid).
Il Piano, prendendo a riferimento il 2007, fornisce un inventario dei consumi energetici e delle emissioni dal quale emergono molti elementi rilevanti di analisi, tra questi: un calo del 10% dei consumi energetici nel settore industriale dal 2005 al 2010, in buona parte imputabili agli effetti della crisi economica sul territorio provinciale; un leggero calo dei consumi energetici nel settore residenziale nonostante un costante incremento della popolazione, trend che evidenzia gli effetti positivi delle politiche di efficienza energetica in questo settore; il peso rilevante delle emissioni del settore trasporti, sul quale è particolarmente difficile intervenire a livello locale; l’eclatante incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, che ad esempio per il solo fotovoltaico passa dallo 0,03% dei consumi elettrici nel 2007, al 5,2% nel 2011.
L’inventario delle emissioni è stato pensato anche per essere utilizzato dai Comuni aderenti al Patto dei Sindaci e contiene un focus di approfondimento su 6 comuni, rappresentativi della varietà climatica, urbanistica e produttiva del territorio. Un ulteriore strumento di supporto alla pianificazione provinciale utilizzabile anche dai Comuni è l’analisi degli scenari, che mette a confronto uno scenario “Business as Usual”, nel quale gli obiettivi europei del 202020 non verrebbero raggiunti, con due possibili scenari alternativi di Piano, che consentirebbero invece di raggiungere questi obiettivi attraverso un mix di azioni di tipo diverso e con una particolare attenzione al rapporto costi benefici di ciascuna azione proposta.
Le azioni individuate nel Piano prevedono innanzitutto la messa a sistema degli strumenti di pianificazione provinciale (Piano energetico, PTCP, Piano gestione dei rifiuti, Piano qualità dell’aria), altre azioni fanno invece riferimento al ruolo di promozione e supporto che la Provincia tradizionalmente svolge nei confronti dei Comuni e degli stakeholder del territorio (MicroKyoto Imprese, la promozione della sostenibilità nelle aree produttive e commerciali ecologicamente attrezzate-APEA e ACEA, supporto ai Comuni che aderiscono al Patto dei Sindaci). Sempre a supporto e coordinamento, il Piano prevede anche l’elaborazione e la presentazione di un progetto sul bando europeo Intelligent Energy Europe che, se finanziato, consentirà di attivare un servizio di assistenza tecnica, giuridica e finanziaria per la realizzazione di un programma di investimenti nei Comuni da finanziare tramite meccanismi di tipo ESCo (Energy Service Company).
L’assessore all’Ambiente Emanuele Burgin ha presentato il Piano e gli interventi realizzabili direttamente dalla Provincia sul proprio patrimonio o nell’ambito della propria gestione (l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici scolastici, l’appalto Calore Pulito per la corretta manutenzione degli impianti termici e gli Acquisti Verdi). Burgin ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento di tutti i soggetti che operano sul territorio evidenziando che “sul totale delle emissione in atmosfera, quelle prodotte dagli edifici di proprietà pubblica oscillano mediamente dall’1 al 3% mentre il restante è prodotto da edifici privati”.
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