15/03/13

Rifiuti: Ispra, tra alcuni mesi i criteri di localizzazione per deposito nazionale/ focus = 'in fase di confronto internazionale'

Al momento in Italia sono presenti 28 mila metri cubi di rifiuti radioattivi ai quali si aggiungono il combustibile nucleare, che è stato trasferito all'estero, e altri 30 mila cubi che verranno generati dall'attività di smantellamento. La sfida nazionale, dunque, è quella di arrivare ad un deposito nazionale e all'Ispra spetta il compito di definire i criteri di localizzazione in un documento che, spiega all'Adnkronos, Lamberto Matteocci dell'Ispra, "sarà disponibile tra alcuni mesi".

Sul documento, spiega Matteocci, "siamo in una fase molto avanzata e abbiamo avviato il confronto a livello internazionale, con i paesi che hanno già progettato queste strutture, e con l'agenzia internazionale dell'energia atomica che si occupa degli standard di sicurezza". Dal confronto, sottolinea Matteocci dell'Ispra, "non rileviamo particolari criticità in quanto è  finalizzato a valutare se i criteri di localizzazione sono in linea con gli standard internazionali e la nostra percezione è che i livelli di cautela individuati sono molto elevati".
Questo documento permetterà alla Sogin, la Società di Stato responsabile della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, "di definire una carta nazionale dei siti idonei e sulla base di questa aprire un processo di selezione e approvazione del sito".

(Adnkronos)

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