Il testo del decreto interministeriale sulla Strategia Energetica
Nazionale (Sen), firmato dai ministri Passera e Clini ''e' stato
migliorato'' dopo la ''lunga e apprezzabile fase di consultazione'' ma
''ci sono ancora diversi nodi da sciogliere''. Lo rilevano l'Aper
(Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili) e l'Assosolare
precisando che ''sono stati confermati gli obiettivi fissati per le
rinnovabili e per l'efficienza energetica, sebbene con qualche limatura
al ribasso. Particolarmente penalizzato appare il fotovoltaico,
pressochè dimezzato nel suo sviluppo''. ''Nel testo distribuito
emergono poi alcuni miglioramenti, tra i quali una maggiore enfasi sulle
traiettorie di decarbonizzazione post 2020, una chiara indicazione come
avevamo richiesto affermano le due associazioni affinchè il nostro
Paese assuma su questi aspetti un ruolo guida in Europa e l'auspicata
introduzione dell'analisi costibenefici per quantificare gli impatti
della Strategia sui settori elettrico e del gas''. Tuttavia, proseguono
Aper e Assosolare, ''continua a mancare l'indicazione degli strumenti
attuativi per raggiungere gli obiettivi'', in particolare ''la mancanza
di misure efficaci, sia per accompagnare il settore delle rinnovabili
alla grid parity, sia per accelerare la piena integrazione delle
rinnovabili nel mercato elettrico. In entrambi i casi conclude la nota
congiunta il documento fornisce qualche suggerimento ma non una
visione organica di medio periodo. Nel settore elettrico non viene
chiarito, infatti, come uscire dalla situazione di overcapacity che
costituisce un elemento di forte contrapposizione di interessi tra le
fonti rinnovabili e le fonti convenzionali''.
ANSA ROMA 15 MAR
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