...e amministratori poco raccomandabili, non per colpa operatori.
"Il Sistri (Sistema di tracciabilità dei rifiuti) non è fallito a causa degli operatori". Lo sostiene Alessandro Bratti capogruppo Pd in commissione Ecomafie e relatore del documento conclusivo. "Che ci possa essere stata una certa resistenza all'applicazione del sistema da parte delle imprese può essere vero ma le motivazioni del fallimento del progetto sono ben altre dice Bratti innanzitutto la conduzione insensata del ministro Prestigiacomo e del suo Capo di Gabinetto tecnico Pelaggi, tra l'altro indagato in questa vicenda dalla Dda di Napoli". Sono stati fatti "ben otto rinvii legislativi, un'assegnazione di appalti e subappalti che hanno coinvolto allora i vertici della societa' del gruppo Finmeccanica Selex, addirittura prosegue il democratico giri di denaro poco chiari che hanno coinvolto la squadra di calcio del Pescina. Un progetto cambiato in corso d'opera: da sistema di intelligence per scovare i traffici illeciti di rifiuti pericolosi, il ministro ha voluto estenderlo a tutte le tipologie di rifiuti". Per non parlare poi "dei finanziamenti pubblici e dei contributi che hanno dovuto pagare le imprese che di fatto non hanno ricevuto alcun servizio conclude Bratti questa è una vicenda che rappresenta il paradosso tutto italiano. Dove uno strumento ideato per combattere l'illegalità èdiventato a causa di ministri poco accorti e politicamente colpevoli, funzionari spregiudicati, amministratori di aziende pubbliche poco raccomandabili oggetto stesso di indagini giudiziarie".DIRE - 01/03/2013
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