12/03/13

Basell, i sindacati non scenderanno a patti con l’azienda. Serve un impegno nazionale, ma Bratti è pessimista sulla formazione di un nuovo esecutivo. E domani Tagliani incontra la Regione.

“Il taglio che Basell sta imponendo al centro di ricerche avrà ricadute devastanti sulla città”. È questo il concetto fondamentale riproposto con differenti toni e parole dai rappresentanti sindacali, dal sindaco Tiziano Tagliani e da tutti i relatori intervenuti all’assemblea dei dipendenti Basell. Tra questi anche il parlamentare Pd Alessandro Bratti e, in disparte in mezzo al pubblico, il neo eletto deputato a 5 Stelle Vittorio Ferraresi, assieme a un gruppo dei Grilli Estensi. L’assemblea ha coinciso con le due ore di sciopero organizzate dai sindacati, che hanno voluto chiarire una volta per tutte l’unico obiettivo che ritengono accettabile: “non siamo disponibili  spiegano gli Rsu presenti sul posto  a parlare di ammortizzatori sociali e disoccupazione: bisogna far cambiare il piano industriale all’azienda”.

In altre parole, nei 75 giorni di tempo che la legge 223/91 concede per cercare un accordo con l’azienda, l’obiettivo dei sindacati ma anche delle istituzioni presenti all’assemblea  non è quello di limitare i danni contrattando sul numero e la tipologia degli esuberi (ad esempio individuando i lavoratori prossimi alla pensione), ma di evitare completamente quello che è visto come l’inizio di un vero e proprio declino del petrolchimico ferrarese. “Già dal mese di aprile  spiega il segretario Uilcem Michele Mazzolenis  alcuni impianti si fermeranno: dobbiamo impedirlo per il bene del nostro territorio e della nostra azienda”.
I sindacati infatti chiamano in causa anche gli interessi della stessa Basell, che nel tagliare la ricerca cercherebbe più il guadagno immediato degli attuali azionisti che quelli a lungo termine della società. E sarà questa, con ogni probabilità, una delle carte su cui punteranno gli enti coinvolti nel confronto con l’azienda. “Non c’è ragione industriale in questo taglio, ma una logica puramente finanziaria”, spiega il segretario Filctem Mauro Cavazzini prima di chiamare in causa anche gli amministratori pubblici, “che si sono impegnati ad agevolare le imprese sul territorio, e sono quelli che si sono fatti prendere più in giro”.

Parole rivolte soprattutto al sindaco Tagliani, seduto ad appena un metro di distanza, secondo cui “quello che abbiamo fatto con la bonifica dell’area del petrolchimico non è stato per fare un piacere a qualcuno, ma per i lavoratori. E la politica locale qua ci ha rimesso molto in termini di consenso”. Ma allo stato attuale l’amministrazione può influenzare ben poco le decisioni della multinazionale americana, se non intervengono enti a un livello superiore. “Oggi siamo in difficoltà nell’affrontare un tema come questo  continua Tagliani -, perché non c’è nessuno a cui possiamo rivolgerci, o un governo capace di lanciare un piano industriale”.

Un discorso che chiama in causa direttamente Bratti, appena tornato da Roma ma senza portare buone notizie. “Sono pessimista, perché non si vede una soluzione immediata alla situazione politica, e il governo con cui abbiamo a che fare è fondamentalmente lo stesso di prima. Ci sono però alcuni temi che possono essere aggrediti da subito, come la riduzione del costo dell’energia. A Terni questo è stato fatto, e bisogna riprendere questa soluzione anche qui. E una priorità della politica deve essere quella di proporre una strategia energetica nazionale”. Bratti chiama in causa, indirettamente, anche i grillini presenti in sala, sostenendo che “la disponibilità del Pd c’è. È importante che anche chi adesso ha spazio in Parlamento si impegni”.

Chi entra nello specifico dei costi dell’energia è Cavazzini, secondo cui “c’è un soggetto che ha una responsabilità diretta in questo tema, e si chiama Eni. Anche se è una società, il suo principale azionista è lo Stato, e deve cercare di fare anche l’interesse pubblico”. In mancanza di un tavolo nazionale, le iniziative messe in campo puntano ora a coinvolgere la Regione. Tagliani incontrerà domani pomeriggio l’assessore regionale alle attività produttive e al piano energetico, Gian Carlo Muzzarelli. L’obiettivo è quello di convincere gli enti superiori che la vertenza Basell non è solo una questione ferrarese, ma per il sindaco “è solo il primo sintomo di un problema di competitività di tutto il paese, e deve avere una rilevanza nazionale”.

Il grillino Ferraresi non interviene direttamente nell’assemblea, ma alla fine spiega le proprie impressioni: “Siamo venuti per ascoltare e documentarci – spiega il neo deputato -, e sono molto interessato da questo tema, che porterò all’attenzione di tutto il Movimento 5 Stelle. Sulle proposte di Bratti siamo aperti a collaborare, ma guardando provvedimento per provvedimento, senza alleanze di governo”. Un discorso che il grillino ribadisce, con ancora più chiarezza, anche a Luca Fiorini e agli altri sindacalisti e dipendenti che lo circondano al termine dello sciopero: “Non pensiate che se votiamo la fiducia a Bersani questa situazione verrà risolta”.

Per quanto riguarda lo stato di agitazione, i sindacati hanno stilato un calendario di assemblee definendo da subito il blocco delle chiamate e degli straordinari. “Il primo impatto della ristrutturazione  fanno sapere le segreterie territoriali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil  ha già prodotto il licenziamento di un lavoratore e determinato la risoluzione del rapporto di lavoro per alcuni Dirigenti, e la situazione si aggraverà in coincidenza con l’uscita dei CaT (contratti a termine in scadenza, ndr) che negli ultimi quindici anni hanno consentito, insieme a tutti i lavoratori e le lavoratrici, di tenere in marcia più attività”.

Il calendario assemblee prevede assemblee il 18 marzo (turni montanti dalle ore 14 alle 15.30 presso la sala riunioni k249; squadre piloti mpx f24 qcl arpc/ct lpg insacchi presso la sala riunioni mfg (palazzina dir.) 1° piano sala n°3 sf4 sf5 cmw f14); il 19 marzo (turni montanti dalle ore 14 alle 15.30 presso sala riunioni k249 squadre piloti mpx f24 qcl arpc/ct lpg insacchi presso la sala riunioni catalizzatori sf4 sf5 cmw f14); 20 marzo (turni montanti dalle ore 14 alle 15.30 presso sala riunioni k249 squadre piloti mpx f24 qcl arpc/ct lpg insacchi presso la sala riunioni mfg (palazzina dir. ) 1° piano sala n°3 sf4 sf5 cmw f14); 21 marzo (turni montanti dalle ore 14 alle 15.30 presso sala riunioni k249 squadre piloti mpx f24 qcl arpc/ct lpg insacchi presso la sala riunioni catalizzatori sf4 sf5 cmw f14); 22 marzo (turni montanti dalle ore 14 alle 15.30 assemblea unica presso sala riunioni k249 squadre piloti mpx f24 qcl arpc/ct lpg insacchi sf4 sf5 cmw f14); 25 marzo (turni montanti dalle ore 14 alle 15.30 presso sala riunioni k249 squadre mpx f24 qcl arpc/ct lpg insacchi f14).

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