Alessandro Bratti (PD) fa presente come nel decreto legge in esame ci siano disposizioni di particolare interesse, quali per esempio l’anticipazione al 31 dicembre 2012 della presentazione di un Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, anche in vista della integrazione dello stesso nei piani regionali di gestione dei rifiuti. Sottolinea tuttavia alcuni profili critici del provvedimento in esame, quali per esempio la nuova individuazione del sito dove collocare l’impianto di recupero e smaltimento dei rifiuti in Campania che, a suo avviso, non dovrebbe avvenire ex legge, ma dovrebbe essere demandata alla programmazione regionale. A tale riguardo, fa notare che in tale ottica il Partito democratico abbia sempre evidenziato l’opportunità di riconoscere in capo al Presidente della regione, e non ai Commissari, i poteri in materia di realizzazione di quanto previsto nel piano regionale sui rifiuti. Richiama poi l’attenzione sulla questione dei rifiuti tritotagliati, inizialmente ritenuti rifiuti urbani, e successivamente, a seguito di pronunce della giurisprudenza amministrativa, classificati come rifiuti speciali, con conseguenze sul piano dello smaltimento degli stessi, stante che solo per i rifiuti speciali è previsto lo smaltimento secondo il libero mercato.
Con riferimento poi all’articolo 2 relativo alla commercializzazione di sacchi da asporto merci nel rispetto dell’ambiente, ritiene che l’intervento legislativo non debba colpire realtà industriali importanti. Al riguardo, fa notare come esistano diverse tecnologie per la produzione di sacchi non biodegradabili che andrebbero comunque valorizzate. Concorda con le disposizioni normative dell’articolo 3 recanti interpretazione autentica dell’articolo 185 del Codice dell’ambiente, relativamente alle matrici materiali di riporto, in assenza della quale, a suo avviso, si sarebbe determinata una situazione pericolosa. Nel senso che così come uscito dal Senato non va bene e deve essere modificato Concorda altre sì con le disposizioni relative all’auto compostaggio, nonché con quelle sulla eco- tassa sulle discariche, in relazione alla quale ritiene però che il Governo potrebbe fare di più, anche in considerazione di quanto avviene in altri Paesi, come il Regno Unito, dove è stata istituita una tassa pari al costo dello smaltimento di una tonnellata di rifiuti.
Si dichiara altre sì favorevole alle disposizioni sugli acquisti verdi e a quelle sulle compensazioni ambientali, ritenendo invece che il decreto presenti aspetti di debolezza nella parte relativa ai rifiuti in Campania.
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