Rosella Ottone è stata in Parlamento dal 2001 al 2008, lasciando tra i colleghi e le colleghe che l’hanno conosciuta il ricordo di una persona mite, seria, profondamente radicata nel suo territorio. Imprenditrice tessile, aveva ricoperto per alcuni anni l’incarico di Vice Presidente dell’Amministrazione Provinciale quando nel 2001 venne eletta per la prima volta alla Camera nel collegio di Ferrara-Cento, sotto il simbolo dell’Ulivo.
Rosella portò in Parlamento innanzi tutto la sua esperienza di piccola imprenditrice e di dirigente della CNA. La sua convinta militanza politica, nelle file dei Democratici di Sinistra prima e del Partito Democratico poi, non le impedirono mai di tessere relazioni e di creare occasioni di collaborazione con le colleghe degli altri Gruppi. In particolare Rosella si fece promotrice dell’Associazione Interparlamentare Impresa/Donna/Europa alla quale aderirono deputate e senatrici di tutti i Gruppi con l’obiettivo di monitorare il mondo dell’imprenditoria femminile e di dare un contributo concreto al suo sviluppo, attraverso un’azione di lobby finalizzata al rilancio di misure e strumenti specifici di sostegno dell’impresa femminile come la legge 215/’92.
Nel promuovere e guidare quella iniziativa trasversale, così come in tutta la sua attività parlamentare nella Commissione “Politiche dell’Unione Europea”, Rosella Ottone dimostrò la sua competenza, la sua tenacia e la sua concretezza. Non faceva grandi discorsi, studiava gli atti in discussione, interveniva puntualmente in Commissione e in Aula quando era necessario, aveva grande disponibilità ed una presenza assidua a tutte le iniziative promosse dal Gruppo. Per lei l’impegno politico e parlamentare dovevano produrre qualcosa di utile alla vita quotidiana delle persone, delle famiglie, delle imprese, delle comunità locali. Rosella Ottone era quanto di più distante dalla politica fatta di mera immagine, di comunicazione fine a sé stessa. Il suo modo sobrio di costruire le iniziative, di superare le difficoltà, di raccontarti anche i momenti tristi della sua vita privata e familiare si combinava con un carattere gioviale, positivo, aperto e generoso. Ricordo con grande affetto e piacere le serate che organizzava ogni tanto a casa sua qui a Roma, con i prodotti buoni della sua terra, come occasioni per stare tra colleghi, per scambiare idee e conoscersi meglio. Rosella è stata una brava parlamentare, una persona per bene, che ha vissuto la politica come servizio: per la sua comunità, per le donne, per il mondo del lavoro e delle piccole imprese. Sapeva praticare la buona politica e credo le farebbe piacere sapere che noi, che l’abbiamo conosciuta in quest’Aula, la ricordiamo e la ricorderemo sempre così.
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