Ogni anno la seconda domenica di maggio sarà la "Giornata nazionale della bicicletta". Il disegno di legge è stato approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Tra i diversi provvedimenti anche quello dell'uso obbligatorio del casco. La misura è legittima se applicata a chi va in bicicletta per gareggiare (ambito dove effettivamente i dati sugli incidenti sono preoccupanti), ma ve li immaginate gli anziani ferraresi mettersi il casco la mattina per andare a fare la spesa?
Temo che questa misura disincentivi l'uso della bicicletta anzichè promuoverlo.
30/04/10
9 maggio: giornata nazionale della bicicletta
Il rapporto sui rifiuti 2009, tra disomogeneità e omissioni
Il Rapporto sui rifiuti dell’Ispra, presentato due giorni fa a Roma, propone una fotografia dell’Italia, ancora una volta, a “due velocità” per quanto riguarda l’andamento della raccolta differenziata che, comunque, ha fatto registrare, nel 2009, un valore sul totale sulla produzione nazionale di rifiuti pari al 30,6% con punte di eccellenza del 45,5%, al nord (che ha superato, in questo modo, l’obiettivo del 45% fissato dalla normativa) e risultati scadenti, invece, per il meridione fermi ad un misero 14,7%.
Il Rapporto Ispra sui rifiuti ha volutamente “omesso” la pubblicazione della sezione dedicata ai rifiuti speciali, rinviata a fine anno.
Qui il comunicato stampa di Ispra con i principali dati del Rapporto.
Il Rapporto Ispra sui rifiuti ha volutamente “omesso” la pubblicazione della sezione dedicata ai rifiuti speciali, rinviata a fine anno.
Qui il comunicato stampa di Ispra con i principali dati del Rapporto.
28/04/10
Programma definitivo. Vi aspetto
LA GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DEI RIFIUTI:
TRA REALTA’ INDUSTRIALE ED ECOMAFIA
Bologna, 29 aprile 2010
Archiginnasio - Sala Stabat Mater
P.zza Galvani, 1 - 40124 Bologna
Promosso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, CAMERA DEI DEPUTATI e del SENATO DELLA REPUBBLICA e dalla REGIONE EMILIA-ROMAGNA
PROGRAMMA
ore 09.30 Indirizzi di saluto ed introduzione:
Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna
Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle
attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
Prima parte: Le iniziative a contrasto degli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Le attività della
Commissione parlamentare d’inchiesta
ore 10.00 Pietro Grasso, Procuratore nazionale antimafia
ore 10.20 Candido De Angelis, Vicepresidente della Commissione parlamentare
ore 10.40 Alessandro Bratti, Membro della Commissione parlamentare
ore 11.00 Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente
Coffee break
Seconda parte: La realtà dell’Emilia-Romagna
ore 11.45 Lino Zanichelli, Assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna
ore 12.00 Giuseppe Caia e Nicola Aicardi, Università degli studi di Bologna
ore 12.15 Sergio Dal Monte, Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Treviso
ore 12.30 Giuseppe Giove, Comandante Corpo Forestale dello Stato dell’Emilia-Romagna
ore 12.45 Gianfranco Lucignano, Comandante del Nucleo polizia tributaria di Rimini
ore 13.00 Vito Belladonna, Direttore Tecnico Arpa Emilia Romagna
ore 13.15 Graziano Cremonini, Presidente di Confservizi
ore 13.30 Anna Maria Bernini, Deputato al Parlamento
Buffet
Terza parte
ore 14.30 Angelino Alfano, Ministro della giustizia
ore 14.50 Tavola rotonda: “Gestione dei rifiuti urbani e speciali: aspetti di legalità connessi
all’efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale e territoriale della filiera di
gestione”
Moderatore: Beppe Rovera, giornalista
Con la partecipazione di:
Vincenzo De Luca, Vicepresidente della Commissione parlamentare
Claudio Galli, Amministratore Delegato HERAmbiente
Daniela Mazzuconi, Membro della Commissione parlamentare
Daniele Fortini, Presidente di Federambiente
Edoardo Centore, Comandante del Comando Carabinieri per la tutela
dell'ambiente
Enrico Guggiari, Amministratore Delegato di Veolia
Giovanni Fava, Membro della Commissione parlamentare
Mauro Libé, Membro della Commissione parlamentare
Savino Gazza, Presidente della Commissione energia e sviluppo sostenibile di
Confindustria Emilia-Romagna
Vincenzo Grimaldi, Commissario straordinario di ISPRA
ore 16.30 Conclusioni
TRA REALTA’ INDUSTRIALE ED ECOMAFIA
Bologna, 29 aprile 2010
Archiginnasio - Sala Stabat Mater
P.zza Galvani, 1 - 40124 Bologna
Promosso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, CAMERA DEI DEPUTATI e del SENATO DELLA REPUBBLICA e dalla REGIONE EMILIA-ROMAGNA
PROGRAMMA
ore 09.30 Indirizzi di saluto ed introduzione:
Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna
Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle
attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
Prima parte: Le iniziative a contrasto degli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Le attività della
Commissione parlamentare d’inchiesta
ore 10.00 Pietro Grasso, Procuratore nazionale antimafia
ore 10.20 Candido De Angelis, Vicepresidente della Commissione parlamentare
ore 10.40 Alessandro Bratti, Membro della Commissione parlamentare
ore 11.00 Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente
Coffee break
Seconda parte: La realtà dell’Emilia-Romagna
ore 11.45 Lino Zanichelli, Assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna
ore 12.00 Giuseppe Caia e Nicola Aicardi, Università degli studi di Bologna
ore 12.15 Sergio Dal Monte, Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Treviso
ore 12.30 Giuseppe Giove, Comandante Corpo Forestale dello Stato dell’Emilia-Romagna
ore 12.45 Gianfranco Lucignano, Comandante del Nucleo polizia tributaria di Rimini
ore 13.00 Vito Belladonna, Direttore Tecnico Arpa Emilia Romagna
ore 13.15 Graziano Cremonini, Presidente di Confservizi
ore 13.30 Anna Maria Bernini, Deputato al Parlamento
Buffet
Terza parte
ore 14.30 Angelino Alfano, Ministro della giustizia
ore 14.50 Tavola rotonda: “Gestione dei rifiuti urbani e speciali: aspetti di legalità connessi
all’efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale e territoriale della filiera di
gestione”
Moderatore: Beppe Rovera, giornalista
Con la partecipazione di:
Vincenzo De Luca, Vicepresidente della Commissione parlamentare
Claudio Galli, Amministratore Delegato HERAmbiente
Daniela Mazzuconi, Membro della Commissione parlamentare
Daniele Fortini, Presidente di Federambiente
Edoardo Centore, Comandante del Comando Carabinieri per la tutela
dell'ambiente
Enrico Guggiari, Amministratore Delegato di Veolia
Giovanni Fava, Membro della Commissione parlamentare
Mauro Libé, Membro della Commissione parlamentare
Savino Gazza, Presidente della Commissione energia e sviluppo sostenibile di
Confindustria Emilia-Romagna
Vincenzo Grimaldi, Commissario straordinario di ISPRA
ore 16.30 Conclusioni
25/04/10
Ho firmato i referendum per l'acqua pubblica
Questa mattina ho firmato la richiesta per i tre referendum che riguardano l'acqua pubblica. Non condivido pienamente le ragioni dei comitati referendari nè penso che lo strumento referendario oggi sia il più efficace per affrontare questioni importanti. Il PD lo scorso giovedi ha presentato tramite il proprio segretario le proposte in merito che prevedono una proposta di legge organica che verrà composta attraverso un'ampia consultazione. La posizione di Bersani riguardo ai comitati referendari è quella di un grande interesse e non esclude una collaborazione concreta per la raccolta delle firme.
Io credo che al di là delle differenze che personalmente e come partito abbiamo rispetto alla gestione della risorsa idrica, sia importante un forte impegno per:
1) Contrastare con tutti i mezzi l'attuale impianto normativo, confuso e volto ad una privatizzazione a tappe forzate
2) Aprire un ampio confronto sulla tutela e la gestione della risorsa idrica
3) Confrontarsi, dato la situazione economica attuale, su come affrontare il tema degli investimenti riguardo le infrastrutture idriche (acquedotti, depuratori, etc)
4) Svolgere un'ampia discussione su quali sono le attivtà che più minacciano la tutela della risorsa idrica.
In conclusione penso che il referendum al di là delle diverse posizioni rispetto ad alcune questioni importanti come quelle sulla tipologia di gestione sia un'occasione da non perdere per sensibilizzare tutti i cittadini su un tema che riguarda non solo l'oggi ma anche il nostro futuro. E' per questo che ho firmato !
Io credo che al di là delle differenze che personalmente e come partito abbiamo rispetto alla gestione della risorsa idrica, sia importante un forte impegno per:
1) Contrastare con tutti i mezzi l'attuale impianto normativo, confuso e volto ad una privatizzazione a tappe forzate
2) Aprire un ampio confronto sulla tutela e la gestione della risorsa idrica
3) Confrontarsi, dato la situazione economica attuale, su come affrontare il tema degli investimenti riguardo le infrastrutture idriche (acquedotti, depuratori, etc)
4) Svolgere un'ampia discussione su quali sono le attivtà che più minacciano la tutela della risorsa idrica.
In conclusione penso che il referendum al di là delle diverse posizioni rispetto ad alcune questioni importanti come quelle sulla tipologia di gestione sia un'occasione da non perdere per sensibilizzare tutti i cittadini su un tema che riguarda non solo l'oggi ma anche il nostro futuro. E' per questo che ho firmato !
Dichiarazione di voto su CCS (recepimento Direttiva Europea per il sequestro di carbonio)
Qui il resoconto della dichiarazione di voto sull'articolo 16 in merito alle disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’articolo 16.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
Signor Presidente, nell’esprimere il voto di contrarietà del nostro gruppo, vorrei ribadire che non siamo per non recepire l’importantissima direttiva in oggetto e – come dicevo in precedenza – una delle tecnologie più importanti per raggiungere gli obiettivi del « 20-20-20 ». Ancora una volta, infatti, votiamo contro le politiche del Ministro, che rinuncia a svolgere la propria funzione.
Lo ripeto: ritengo che non accettare la valutazione d’impatto ambientale rappresenti una sorta di atto di sfiducia da parte del Governo nei confronti di una commissione ministeriale che deve svolgere questo lavoro.
Ritengo, inoltre, che anche l’emendamento che abbiamo votato, in cui, ancora una volta, si prevede che le autorizzazioni debbano essere realizzate in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico, rappresenti un segnale di abdica-
zione da parte del Ministro dell’ambiente rispetto alle proprie politiche nei confronti del Ministero dello sviluppo economico.
Riteniamo che questo sia un errore e penso anche che a livello comunitario questo fatto sarà sottolineato. Pertanto, ci tengo a ribadirlo: noi non votiamo contro questa tecnologia, non votiamo contro il fatto che si recepisca questa direttiva, ma
votiamo contro l’interpretazione che, ancora una volta, questo Ministero fornisce delle normative comunitarie.
Intervento in aula mercoledì 21 su articolo 16 della Legge Comunitaria relativo al recepimento Direttiva sul sequestro di carbonio
Qui il resoconto dell'intervento sull'articolo 16 relativo alle disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Bratti 16.1 e Piffari 16.50. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di
voto l’onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
Signor Presidente, l’articolo 16 riguarda il recepimento della direttiva 2009/31/CE concernente una tecnologia, il cosiddetto CCS o sequestro di carbonio, che noi consideriamo una tecnologia assolutamente innovativa, importante, fortemente caldeggiata a livello europeo e che riteniamo possa essere applicata anche nel nostro Paese. Pur tuttavia non comprendiamo per quale motivo non venga assoggettata a questa complessa operazione la valutazione d’impatto ambientale. Ad oggi abbiamo un’unica sola esperienza in Italia a livello sperimentale che viene condotta in collaborazione con il Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare da parte della società Stogit che è una società dell’ENI su un progetto ENI-ENEL. Per la curiosità di come viene realizzato questo progetto (non so se è noto), in sostanza, la CO2 prodotta dalla centrale di Brindisi viene prelevata e, tramite camion, viene trasportata a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza.
Quindi, è evidente che, anche se si fa un bilancio energetico dell’operazione, qualche dubbio e perplessità nascono. Infatti, dove viene applicata questa tecnologia si prevede, che vi sia il sequestro di carbonio in loco e, poi, tramite pipeline, immessa nei depositi geologici. Quindi, già questa è una forte anomalia che si verifica nel nostro Paese. Tuttavia, l’aspetto curioso è che questo progetto sperimentale, finanziato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sia assog-gettato alla valutazione di impatto ambientale. Quindi, oggi siamo in presenza di una sperimentazione importante, i proponenti hanno chiesto la valutazione di impatto ambientale al Ministero, che la sta rilasciando proprio in questo periodo.
Dunque, non si comprende perché su una sperimentazione in atto la valutazione di impatto ambientale viene fatta e il Governo propone poi in generalesull’applicazione futura di questa tecnologia di non assoggettare tale tecnologia alla valutazione di impatto ambientale che, peraltro, è una delle norme principali a livello europeo.
Quindi, ritengo che, se il provvedimento viene approvato così com’è, l’Unione europea sicuramente qualcosa avrà da dire: ritengo infatti che saremo sottoposti immediatamente ad una procedura di infrazione. Quindi, la richiesta contenuta nell’emendamento in questione consiste semplicemente non tanto nel mettere in discussione questa importantissima tecnologia, che vede anche la nostra approvazione per la sua applicazione, ma ci sembra un po’ curioso questo atteggiamento
schizofrenico del Ministero che purtroppo abbiamo avuto occasione di verificare anche per altre questioni. Peraltro, devo dire che in Commissione lo stesso proponente della maggioranza ha manifestato molte perplessità sul fatto che, ripeto, per il sequestro di carbonio, sia stata eliminata la valutazione di impatto ambientale.
Quindi, chiedo al Ministro che è qui presente la possibilità di accettare l’emendamento in esame, perché mi sembra che poi la valutazione di impatto ambientale non precluda la bontà dell’applicazione della tecnologia stessa (Applausi dei depu- tati del gruppo Partito Democratico).
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Bratti 16.1 e Piffari 16.50. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di
voto l’onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
Signor Presidente, l’articolo 16 riguarda il recepimento della direttiva 2009/31/CE concernente una tecnologia, il cosiddetto CCS o sequestro di carbonio, che noi consideriamo una tecnologia assolutamente innovativa, importante, fortemente caldeggiata a livello europeo e che riteniamo possa essere applicata anche nel nostro Paese. Pur tuttavia non comprendiamo per quale motivo non venga assoggettata a questa complessa operazione la valutazione d’impatto ambientale. Ad oggi abbiamo un’unica sola esperienza in Italia a livello sperimentale che viene condotta in collaborazione con il Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare da parte della società Stogit che è una società dell’ENI su un progetto ENI-ENEL. Per la curiosità di come viene realizzato questo progetto (non so se è noto), in sostanza, la CO2 prodotta dalla centrale di Brindisi viene prelevata e, tramite camion, viene trasportata a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza.
Quindi, è evidente che, anche se si fa un bilancio energetico dell’operazione, qualche dubbio e perplessità nascono. Infatti, dove viene applicata questa tecnologia si prevede, che vi sia il sequestro di carbonio in loco e, poi, tramite pipeline, immessa nei depositi geologici. Quindi, già questa è una forte anomalia che si verifica nel nostro Paese. Tuttavia, l’aspetto curioso è che questo progetto sperimentale, finanziato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sia assog-gettato alla valutazione di impatto ambientale. Quindi, oggi siamo in presenza di una sperimentazione importante, i proponenti hanno chiesto la valutazione di impatto ambientale al Ministero, che la sta rilasciando proprio in questo periodo.
Dunque, non si comprende perché su una sperimentazione in atto la valutazione di impatto ambientale viene fatta e il Governo propone poi in generalesull’applicazione futura di questa tecnologia di non assoggettare tale tecnologia alla valutazione di impatto ambientale che, peraltro, è una delle norme principali a livello europeo.
Quindi, ritengo che, se il provvedimento viene approvato così com’è, l’Unione europea sicuramente qualcosa avrà da dire: ritengo infatti che saremo sottoposti immediatamente ad una procedura di infrazione. Quindi, la richiesta contenuta nell’emendamento in questione consiste semplicemente non tanto nel mettere in discussione questa importantissima tecnologia, che vede anche la nostra approvazione per la sua applicazione, ma ci sembra un po’ curioso questo atteggiamento
schizofrenico del Ministero che purtroppo abbiamo avuto occasione di verificare anche per altre questioni. Peraltro, devo dire che in Commissione lo stesso proponente della maggioranza ha manifestato molte perplessità sul fatto che, ripeto, per il sequestro di carbonio, sia stata eliminata la valutazione di impatto ambientale.
Quindi, chiedo al Ministro che è qui presente la possibilità di accettare l’emendamento in esame, perché mi sembra che poi la valutazione di impatto ambientale non precluda la bontà dell’applicazione della tecnologia stessa (Applausi dei depu- tati del gruppo Partito Democratico).
24/04/10
25 aprile, Festa della Liberazione
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
Antonio Gramsci, Gli indifferenti. 11 febbraio 1917
25 acacie per "neutralizzare" i consumi
"Uno scrittore deve piantare almeno un albero. Uno scrittore costa legno, polpa da cui produrre carta. Ogni storia pubblicata ha la prefazione scritta da una motosega. Le pagine sono state foglie. [...]
Uno scrittore deve rimborsare il mondo con degli alberi. Ho la comodità di abitare in campagna, ho piantato tutti gli alberi del mio terreno.
Crescono e allargano in terra la copertura dei rami. Ho procurato ombra. Questo potrò rispondere di me, questo alla fine dei conti è il miglior fatturato del mio tempo. Ho procurato ombra.” Da "Tentativi di scoraggiamento (a darsi alla scrittura)", E. De Luca
Non sono uno scrittore e se lo fossi non sarei bravo come Erri De Luca, però ho voluto dare un piccolo segnale e ho piantato anche io alcuni alberi per compensare l'impatto ambientale del mio lavoro, nella fattispecie 25 acacie.
Uno scrittore deve rimborsare il mondo con degli alberi. Ho la comodità di abitare in campagna, ho piantato tutti gli alberi del mio terreno.
Crescono e allargano in terra la copertura dei rami. Ho procurato ombra. Questo potrò rispondere di me, questo alla fine dei conti è il miglior fatturato del mio tempo. Ho procurato ombra.” Da "Tentativi di scoraggiamento (a darsi alla scrittura)", E. De Luca
Non sono uno scrittore e se lo fossi non sarei bravo come Erri De Luca, però ho voluto dare un piccolo segnale e ho piantato anche io alcuni alberi per compensare l'impatto ambientale del mio lavoro, nella fattispecie 25 acacie.
Acqua un bene comune
Il Pd presenta le sue proposte sull'acqua pubblica e gestione del servizio idrico integrato. Un milione di firme per regolamentare un sistema per cui a tariffe minime corrisponda la massima efficienza
Potete leggere la proposta sul sito del PD
Potete leggere la proposta sul sito del PD
20/04/10
Resoconto
Qui il resoconto della mia dichiarazione di voto di oggi. Esame dell'articolo 20 - A.C. 2449-C
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Bratti 20.50.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, tratterò tutti e tre gli emendamenti a mia prima firma facendo alcune brevi considerazioni.
Penso che siamo di fronte non a un recepimento di qualche direttiva, ma a una modifica del decreto legislativo n. 117 del 2008, che riguarda i rifiuti da attività estrattive, e non la direttiva 2008/98/CE, rispetto alla quale è stato chiesto lo stralcio dell'articolo 21 in Commissione.
Credo che qui ci si trovi davanti, come al solito, a un tentativo di semplificare la normativa pensando di fare un favore agli operatori, per rendere, dal punto di vista dell'iter, più semplice ottenere le autorizzazioni.
In realtà, a mio parere, si sta facendo un pasticcio, con un'ulteriore modifica, quanto meno in maniera complementare, del testo unico in materia ambientale di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006. A questo proposito rilevo infatti (e tutti e tre gli emendamenti vanno in quella direzione) che il tentativo di introdurre allegati tecnici, che poi tali non sono, rischia di gettare il sistema ancor più nel caos: si parla di allegati tecnici di breve e lungo periodo, senza definire che cosa siano; si parla di polvere sottili e non si definisce come vengano classificate.
Credo quindi che il tentativo di inserire in una legge tutta una serie di chiarimenti rischia di fare più confusione che altro. Ci sembrava invece più opportuno (ed è questa la logica soprattutto del mio emendamento 20.3) rimandare la definizione di rifiuto inerte ad un allegato tecnico, che l'Istituto nazionale competente avrebbe dovuto preparare, e far sì che le regioni e gli operatori potessero poi seguire la definizione dell'allegato stesso.
Non ci stupisce tuttavia questo atteggiamento un po' dilettantesco: siamo ancora davanti a modifiche parziali, rispetto ad una materia come quella dei rifiuti che invece (come più volte abbiamo chiesto) dovrebbe essere regolamentata da un provvedimento di carattere organico. Tra l'altro - lo voglio ricordare - il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che recepirebbe la direttiva 2008/98/CE facendone un gran vanto: di tale decreto le Commissioni parlamentari non sono assolutamente a conoscenza. Dirò di più: mentre le Commissioni parlamentari stanno discutendo su tutta una serie di problemi che causa il sistema denominato SISTRI, in realtà notizie di stampa riportano, invece, che pare che il Consiglio dei ministri abbia adottato un regolamento creando delle difficoltà - e ne creerà sicuramente - agli operatori, bypassando in toto le Commissioni parlamentari.
Chiedo quindi un voto favorevole su tutti e tre gli emendamenti con una scalarità. Infatti il 20.50 tende a modificare, lievemente precisando (e crediamo di fare un favore anche al Governo) alcune questioni; gli altri due invece rigettano completamente la filosofia dell'articolo stesso (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)."
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Bratti 20.50.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, tratterò tutti e tre gli emendamenti a mia prima firma facendo alcune brevi considerazioni.
Penso che siamo di fronte non a un recepimento di qualche direttiva, ma a una modifica del decreto legislativo n. 117 del 2008, che riguarda i rifiuti da attività estrattive, e non la direttiva 2008/98/CE, rispetto alla quale è stato chiesto lo stralcio dell'articolo 21 in Commissione.
Credo che qui ci si trovi davanti, come al solito, a un tentativo di semplificare la normativa pensando di fare un favore agli operatori, per rendere, dal punto di vista dell'iter, più semplice ottenere le autorizzazioni.
In realtà, a mio parere, si sta facendo un pasticcio, con un'ulteriore modifica, quanto meno in maniera complementare, del testo unico in materia ambientale di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006. A questo proposito rilevo infatti (e tutti e tre gli emendamenti vanno in quella direzione) che il tentativo di introdurre allegati tecnici, che poi tali non sono, rischia di gettare il sistema ancor più nel caos: si parla di allegati tecnici di breve e lungo periodo, senza definire che cosa siano; si parla di polvere sottili e non si definisce come vengano classificate.
Credo quindi che il tentativo di inserire in una legge tutta una serie di chiarimenti rischia di fare più confusione che altro. Ci sembrava invece più opportuno (ed è questa la logica soprattutto del mio emendamento 20.3) rimandare la definizione di rifiuto inerte ad un allegato tecnico, che l'Istituto nazionale competente avrebbe dovuto preparare, e far sì che le regioni e gli operatori potessero poi seguire la definizione dell'allegato stesso.
Non ci stupisce tuttavia questo atteggiamento un po' dilettantesco: siamo ancora davanti a modifiche parziali, rispetto ad una materia come quella dei rifiuti che invece (come più volte abbiamo chiesto) dovrebbe essere regolamentata da un provvedimento di carattere organico. Tra l'altro - lo voglio ricordare - il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che recepirebbe la direttiva 2008/98/CE facendone un gran vanto: di tale decreto le Commissioni parlamentari non sono assolutamente a conoscenza. Dirò di più: mentre le Commissioni parlamentari stanno discutendo su tutta una serie di problemi che causa il sistema denominato SISTRI, in realtà notizie di stampa riportano, invece, che pare che il Consiglio dei ministri abbia adottato un regolamento creando delle difficoltà - e ne creerà sicuramente - agli operatori, bypassando in toto le Commissioni parlamentari.
Chiedo quindi un voto favorevole su tutti e tre gli emendamenti con una scalarità. Infatti il 20.50 tende a modificare, lievemente precisando (e crediamo di fare un favore anche al Governo) alcune questioni; gli altri due invece rigettano completamente la filosofia dell'articolo stesso (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)."
Il Post
E' on line da qualche minuto il nuovo giornale web diretto da Luca Sofri, Il Post
19/04/10
Se interessa...
Qui potete scaricare il mio Bilancio sociale 2009 che descrive gli impegni e le rendicontazioni delle attivita’ di parlamentare per l’anno 2009.
18/04/10
Pro memoria: 29 aprile a Bologna Convegno sui rifiuti con la Commissione Bicamerale
CAMERA DEI DEPUTATI - SENATO DELLA REPUBBLICA- Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
REGIONE EMILIA ROMAGNA
LA GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DEI RIFIUTI: TRA REALTA’ INDUSTRIALE ED ECOMAFIA
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Di seguito la bozza di programma
PROGRAMMA
ore 09.30 Indirizzi di saluto ed introduzione:
Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna
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Prima parte Le iniziative a contrasto degli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Le attività della
Commissione parlamentare d’inchiesta
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ore 10.20 Candido De Angelis, Vicepresidente della Commissione parlamentare
ore 10.40 Alessandro Bratti, Membro della Commissione parlamentare
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Seconda parte: La realtà dell’Emilia-Romagna
ore 11.45 Lino Zanichelli, Assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna
ore 12.00 Giuseppe Caia e Nicola Aicardi, Università degli studi di Bologna
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ore 13.15 Graziano Cremonini, Presidente di Confservizi
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Buffet
Terza parte
Ore14.30 Angelino Alfano, Ministro della giustizia
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all’efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale e territoriale della filiera di
gestione”
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Claudio Galli, Amministratore Delegato HERAmbiente
Daniela Mazzuconi, Membro della Commissione parlamentare
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Edoardo Centore, Comandante del Comando Carabinieri per la tutela
dell'ambiente
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Giovanni Fava, Membro della Commissione parlamentare
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Di seguito la bozza di programma
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Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle
attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
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Commissione parlamentare d’inchiesta
ore 10.00 Pietro Grasso, Procuratore nazionale antimafia
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Coffee break
Seconda parte: La realtà dell’Emilia-Romagna
ore 11.45 Lino Zanichelli, Assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna
ore 12.00 Giuseppe Caia e Nicola Aicardi, Università degli studi di Bologna
ore 12.15 Sergio Dal Monte, Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Treviso
ore 12.30 Giuseppe Giove, Comandante Corpo Forestale dello Stato dell’Emilia-Romagna
ore 12.45 Gianfranco Lucignano, Comandante del Nucleo polizia tributaria di Rimini
ore 13.00 Vito Belladonna, Direttore Tecnico Arpa Emilia-Romagna
ore 13.15 Graziano Cremonini, Presidente di Confservizi
ore 13.30 Anna Maria Bernini, Deputato al Parlamento
Buffet
Terza parte
Ore14.30 Angelino Alfano, Ministro della giustizia
ore 14.50 Tavola rotonda: “Gestione dei rifiuti urbani e speciali: aspetti di legalità connessi
all’efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale e territoriale della filiera di
gestione”
Moderatore: Beppe Rovera, giornalista
Con la partecipazione di:
Claudio Galli, Amministratore Delegato HERAmbiente
Daniela Mazzuconi, Membro della Commissione parlamentare
Daniele Fortini, Presidente di Federambiente
Edoardo Centore, Comandante del Comando Carabinieri per la tutela
dell'ambiente
Enrico Guggiari, Amministratore Delegato di Veolia
Giovanni Fava, Membro della Commissione parlamentare
Mauro Libé, Membro della Commissione parlamentare
Vincenzo Grimaldi, Commissario straordinario di ISPRA
ore 16.30 Conclusioni
15/04/10
Homo empaticus
Cooperazione e solidarieta'. Sono questi i due concetti che sono alla base della Terza rivoluzione industriale, ormai alle porte. Ne e' convinto Jeremy Rifkin, l'economista americano, che nel suo nuovo libro 'La civilta' dell'empatia' uscito qualche settimana fa, spiega che siamo una specie animale 'empatica', allenata a provare compassione, partecipazione e solidarieta'. E' oggi universalmente riconosciuta la necessità di “pensare globalmente e agire localmente”, ma lo si ritiene un compito di quasi insormontabile difficoltà. Perché? Secondo Jeremy Rifkin la spiegazione va cercata nello stato attuale della coscienza umana: la struttura profonda dei nostri cervelli non è più adeguata all’ambiente da noi stessi creato. I nostri modi di sentire, pensare, agire sono legati a un’epoca che sta per finire. L’umanità sta per affrontare una mutazione senza precedenti, la terza grande mutazione della storia. Nel mondo agricolo, la coscienza umana era governata dalla fede; in quello industriale, dalla ragione. Con la globalizzazione della vita economica, sociale, culturale, con la transizione all’era dell’informazione, la nostra coscienza si fonderà sull’empatia, ossia sulla capacità di immedesimarsi nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona. La nuova coscienza globale sarà un amalgama di fede, ragione ed empatia. Rifkin esplora le implicazioni profonde di questa radicale ristrutturazione della coscienza e delle nuove forme di organizzazione personale e sociale che ne deriveranno. Il libro auspica la riscoperta di un sistema emozionale che prenda il posto delle pianificazioni macchinose che, in passato, hanno portato le societa' a crescere e a prosperare ai danni dell'ambiente (Unilibro).
Qui anche la recensione IBS e sopra il video con la sua presentazione
14/04/10
Fuori dal mondo, ma molto fuori
I Senatori D'Alì, Possa, Fluttero, Viceconte, Izzo, Sibilia, Nespoli, Vetrella, Carrara, Malan, Monti e Leoni sono i firmatari della mozione ( che potete trovare qui) presentata al Senato che prima mette in discussione 'la serietà e la correttezza nella divulgazione dei dati forniti dall'IPCC, nonché la moralità di alcuni suoi principali esponenti'. Poi, mentre la commissione parlamentare inglese conferma l'allarme legato al caos climatico, parla di 'tesi catastrofiste basate sui contenuti dei rapporti Onu-Ipcc e di alcuni studiosi inglesi alle quali gli altri governi si sono criticamente accodati condividendo analisi, oggi rivelatesi errate e non sufficientemente supportate dal dato scientifico'. Infine invita a far saltare l'obiettivo europeo al 2020 di una riduzione del 20 per cento dei gas serra, di un aumento del 20 per cento dell'efficienza energetica e di una quota del 20 per cento di energia da fonti rinnovabili richiedendo 'l'attivazione in sede di Unione europea della clausola Berlusconi nel senso di dichiarare decaduto, in quanto non più utile, l'accordo del 20-20-20'.
Via Repubblica.it
Anche sul blog di Emilio D'Alessio
Via Repubblica.it
Anche sul blog di Emilio D'Alessio
12/04/10
Io sto con Emergency
Il 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani. Si può non essere d'accordo con le idee di Gino Strada ma dal 1999 a oggi Emergency ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.
Qui il sito per firmare l'appello
07/04/10
04/04/10
01/04/10
Mettete in agenda....il 29 aprile
CAMERA DEI DEPUTATI - SENATO DELLA REPUBBLICA
Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
REGIONE EMILIA ROMAGNA
LA GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DEI RIFIUTI:
TRA REALTA’ INDUSTRIALE ED ECOMAFIA
Convegno a Bologna, 29 aprile 2010
Archiginnasio - Sala Stabat Mater
P.zza Galvani 1, 40124 Bologna
Di seguito la bozza di programma
BOZZA DI PROGRAMMA
ore 09.30 Indirizzi di saluto:
Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna
Prima parte: Le iniziative a contrasto degli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Le attività della Commissione parlamentare d’inchiesta
ore 09.45 Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
ore 10.00 Roberto Maroni, Ministro dell’interno
ore 10.15 Angelino Alfano, Ministro della giustizia
ore 10.30 Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
ore 10.45 Piero Grasso, Procuratore nazionale antimafia
ore 11.00 Alessandro Bratti, Membro della Commissione parlamentare
ore 11.15 Candido De Angelis, Vicepresidente della Commissione parlamentare
ore 11.30 Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente
ore 11.40 Carlo Lucarelli, giornalista
Sospensione dei lavori e coffee break
Seconda parte: La realtà dell’Emilia Romagna
ore 12.00 Lino Zanichelli, Assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna
ore 12.15 Giuseppe Caia, Università di Bologna
ore 12.30 Sergio Dal Monte, Comandante del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri Italia Nord
ore 12.40 Giuseppe Giove, Comandante Corpo Forestale dello Stato dell’Emilia-Romagna
ore 12.50 Domenico Minervini, Comandante regionale Guardia di finanza Emilia-Romagna
ore 13.00 Vito Belladonna, Direttore Tecnico Arpa Emilia Romagna
ore 13.10 Anna Maria Artoni, Presidente Confindustria Emilia-Romagna
ore 13.20 Graziano Cremonini, Presidente di Confservizi
Interruzione dei lavori
Terza parte
ore 14.30 Tavola rotonda: “Gestione dei rifiuti urbani e speciali: aspetti di legalità connessi agli aspetti di efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale e territoriale della filiera di gestione”
Moderatore: Beppe Rovera, giornalista
Con la partecipazione di:
Giovanni Fava, Membro della Commissione parlamentare
Daniela Mazzuconi, Membro della Commissione parlamentare
Gianpiero De Toni, Membro della Commissione parlamentare
Prefetto Grimaldi, Commissario straordinario di ISPRA
Daniele Fortini, Presidente di Federambiente
Edoardo Centore, Comandante del Comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente;
Claudio Galli, responsabile Divisione ambiente di Hera
Enrico Guggiari, Amministratore delegato di Veolia
ore 16.00 Conclusioni
____________________________
Segreteria della Commissione sul ciclo dei rifiuti
Via del Seminario, 76
00186 Roma
tel 0667609454
Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
REGIONE EMILIA ROMAGNA
LA GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DEI RIFIUTI:
TRA REALTA’ INDUSTRIALE ED ECOMAFIA
Convegno a Bologna, 29 aprile 2010
Archiginnasio - Sala Stabat Mater
P.zza Galvani 1, 40124 Bologna
Di seguito la bozza di programma
BOZZA DI PROGRAMMA
ore 09.30 Indirizzi di saluto:
Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna
Prima parte: Le iniziative a contrasto degli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Le attività della Commissione parlamentare d’inchiesta
ore 09.45 Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
ore 10.00 Roberto Maroni, Ministro dell’interno
ore 10.15 Angelino Alfano, Ministro della giustizia
ore 10.30 Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
ore 10.45 Piero Grasso, Procuratore nazionale antimafia
ore 11.00 Alessandro Bratti, Membro della Commissione parlamentare
ore 11.15 Candido De Angelis, Vicepresidente della Commissione parlamentare
ore 11.30 Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente
ore 11.40 Carlo Lucarelli, giornalista
Sospensione dei lavori e coffee break
Seconda parte: La realtà dell’Emilia Romagna
ore 12.00 Lino Zanichelli, Assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna
ore 12.15 Giuseppe Caia, Università di Bologna
ore 12.30 Sergio Dal Monte, Comandante del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri Italia Nord
ore 12.40 Giuseppe Giove, Comandante Corpo Forestale dello Stato dell’Emilia-Romagna
ore 12.50 Domenico Minervini, Comandante regionale Guardia di finanza Emilia-Romagna
ore 13.00 Vito Belladonna, Direttore Tecnico Arpa Emilia Romagna
ore 13.10 Anna Maria Artoni, Presidente Confindustria Emilia-Romagna
ore 13.20 Graziano Cremonini, Presidente di Confservizi
Interruzione dei lavori
Terza parte
ore 14.30 Tavola rotonda: “Gestione dei rifiuti urbani e speciali: aspetti di legalità connessi agli aspetti di efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale e territoriale della filiera di gestione”
Moderatore: Beppe Rovera, giornalista
Con la partecipazione di:
Giovanni Fava, Membro della Commissione parlamentare
Daniela Mazzuconi, Membro della Commissione parlamentare
Gianpiero De Toni, Membro della Commissione parlamentare
Prefetto Grimaldi, Commissario straordinario di ISPRA
Daniele Fortini, Presidente di Federambiente
Edoardo Centore, Comandante del Comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente;
Claudio Galli, responsabile Divisione ambiente di Hera
Enrico Guggiari, Amministratore delegato di Veolia
ore 16.00 Conclusioni
____________________________
Segreteria della Commissione sul ciclo dei rifiuti
Via del Seminario, 76
00186 Roma
tel 0667609454