Qui il resoconto della mia dichiarazione di voto di oggi. Esame dell'articolo 20 - A.C. 2449-C
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Bratti 20.50.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, tratterò tutti e tre gli emendamenti a mia prima firma facendo alcune brevi considerazioni.
Penso che siamo di fronte non a un recepimento di qualche direttiva, ma a una modifica del decreto legislativo n. 117 del 2008, che riguarda i rifiuti da attività estrattive, e non la direttiva 2008/98/CE, rispetto alla quale è stato chiesto lo stralcio dell'articolo 21 in Commissione.
Credo che qui ci si trovi davanti, come al solito, a un tentativo di semplificare la normativa pensando di fare un favore agli operatori, per rendere, dal punto di vista dell'iter, più semplice ottenere le autorizzazioni.
In realtà, a mio parere, si sta facendo un pasticcio, con un'ulteriore modifica, quanto meno in maniera complementare, del testo unico in materia ambientale di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006. A questo proposito rilevo infatti (e tutti e tre gli emendamenti vanno in quella direzione) che il tentativo di introdurre allegati tecnici, che poi tali non sono, rischia di gettare il sistema ancor più nel caos: si parla di allegati tecnici di breve e lungo periodo, senza definire che cosa siano; si parla di polvere sottili e non si definisce come vengano classificate.
Credo quindi che il tentativo di inserire in una legge tutta una serie di chiarimenti rischia di fare più confusione che altro. Ci sembrava invece più opportuno (ed è questa la logica soprattutto del mio emendamento 20.3) rimandare la definizione di rifiuto inerte ad un allegato tecnico, che l'Istituto nazionale competente avrebbe dovuto preparare, e far sì che le regioni e gli operatori potessero poi seguire la definizione dell'allegato stesso.
Non ci stupisce tuttavia questo atteggiamento un po' dilettantesco: siamo ancora davanti a modifiche parziali, rispetto ad una materia come quella dei rifiuti che invece (come più volte abbiamo chiesto) dovrebbe essere regolamentata da un provvedimento di carattere organico. Tra l'altro - lo voglio ricordare - il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che recepirebbe la direttiva 2008/98/CE facendone un gran vanto: di tale decreto le Commissioni parlamentari non sono assolutamente a conoscenza. Dirò di più: mentre le Commissioni parlamentari stanno discutendo su tutta una serie di problemi che causa il sistema denominato SISTRI, in realtà notizie di stampa riportano, invece, che pare che il Consiglio dei ministri abbia adottato un regolamento creando delle difficoltà - e ne creerà sicuramente - agli operatori, bypassando in toto le Commissioni parlamentari.
Chiedo quindi un voto favorevole su tutti e tre gli emendamenti con una scalarità. Infatti il 20.50 tende a modificare, lievemente precisando (e crediamo di fare un favore anche al Governo) alcune questioni; gli altri due invece rigettano completamente la filosofia dell'articolo stesso (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)."
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