23/11/09
Tipping points
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Non solo sul grande schermo. Il rischio catastrofe da cambiamenti climatici tra soli 40 anni potrebbe superare la fantasia se non si corre ai ripari entro il 2015. Sono 136 le principali citta' portuali del mondo che rischiano danni per miliardi di dollari per l'innalzamento del mare. Inoltre siccita' in California, blocco del monsone estivo in India e Nepal o scomparsa della foresta amazzonica colpiranno centinaia di milioni di persone e costeranno centinaia di miliardi di dollari. Questo l'allarme contenuto nel rapporto Wwf-Allianz, elaborato dal Tyndall Centre, dal titolo 'Major Tipping Points in the Earth's Climate System and Consequences for the Insurance Sector' (Principali punti critici nel sistema climatico della terra e conseguenze per il settore assicurativo) nel quale si traccia la 'mappa' dei punti caldi del Pianeta ormai vicino al punto limite. Ecco nel dettaglio il nuovo Pianeta Terra sotto la minaccia della crisi climatica (Fonte Wwf-Allianz): - TEMPERATURE: Le temperature globali sono gia' cresciute di almeno 0,7 gradi centigradi. E' probabile un riscaldamento di 2-3 gradi nella seconda meta' del secolo, a meno che non vengano attuati prima del 2015 sforzi estremamente radicali e determinati per tagliare le emissioni; - LE AREE E I FENOMENI 'IN BILICO': Lo scioglimento delle coltri di ghiaccio della Groenlandia e dell'Antartico occidentale potrebbe portarci ad uno di questi tipping point, ovvero l' innalzamento del mare fino a 0,5 metri entro il 2050. Si stima che questa possibilita' aumenterebbe i danni in tutte le 136 citta' portuali principali al mondo di circa 25.000 miliardi di dollari. Sulla costa nord-est degli Stati Uniti, a causa di un' anomalia localizzata, l'innalzamento del livello del mare potrebbe raggiungere i 0,65 metri, aumentando l'esposizione da 1,350 a 7,400 miliardi di dollari. La parte sud ovest degli Stati Uniti, ovvero la California, sara' probabilmente colpita da periodi di siccita' ed aridita' simili al Dust Bowl del 1930. I danni annuali causati dagli incendi potrebbero decuplicarsi rispetto ai costi di oggi raggiungendo 2,5 miliardi di dollari all'anno entro il 2050 e aumentando fino a 14 miliardi di dollari entro il 2085. Il 70% della popolazione attiva potrebbe essere a rischio di siccita' in India. Si stima che il futuro costo dei periodi di siccita' crescera' fino a raggiungere 40 miliardi di dollari ogni decina d'anni fino alla meta' del secolo. Raggiunti questi punti critici, la scomparsa della foresta amazzonica potrebbe raggiungere il 70% entro la fine del secolo come conseguenza dell'aumento significativo nella frequenza dei periodi di siccita' nel bacino Amazzonico. Gli effetti includerebbero una perdita della biodiversita' e massicci rilasci di carbonio. I costi potrebbero raggiungere i 9.000 miliardi di dollari per una superficie di circa 4 milioni di chilometri quadrati; - AGIRE SUBITO E ACCORDO COPENAGHEN: ''Se non facciamo subito qualcosa per contrastare i cambiamenti climatici rischiamo vere e proprie catastrofi'', ha dichiarato Kim Carstensen, Responsabile del WWF Global Climate Initiative. ''Stabilire dei premi sostenibili e adeguati al rischio e' di vitale interesse ha dichiarato Clemens von Weichs, Ceo di Allianz Reinsurance. Ma su tutti, ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia ''un serio accordo a Copenaghen in dicembre e' la migliore, se non l'unica, possibilita' che abbiamo per prevenire impatti peggiori relativi ai cambiamenti climatici''.
23/11/2009
Via ansa.it
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