10/06/09

Che cosa significa il provvedimento sulle intercettazioni per l'ambiente ?

Vi riporto un mio comunicato sull'argomento


RIFIUTI. PD: IN MAXIEMENDAMENTO GOVERNO DIMENTICA TRAFFICANTI
(DIRE) Roma, 10 giu. - "Nel maxi emendamento presentato dal Governo , su cui e' stata posta la fiducia, ci si e' dimenticati completamente dei trafficanti di rifiuti. Non vi e' traccia della proposta del Pd e dell'onorevole Pecorella che prevedeva la possibilita' di utilizzare le intercettazioni per i reati relativi all'attivita' organizzata per il traffico illecito di rifiuti". L'accusa arriva da Alessandro Bratti capogruppo del Pd della commissione Bicamerale sulle indagini per le attivita' illecite legate alla gestione dei rifiuti.
"Dalle diverse audizioni con i carabinieri e importanti magistrati, fatte in Bicamerale, e' emersa in maniera decisiva l'importanza delle intercettazioni per individuare traffici dei rifiuti connessi con la malavita organizzata- ricorda Bratti- togliere questa possibilita' significa aprire un'autostrada per i trafficanti di rifiuti dando un colpo mortale all'attivita' di indagine che, pur lentamente, cominciava a dare risultati importanti". Questi provvedimenti- conclude il parlamentare- "uniti all'inefficienza delle politiche ambientali di programmazione messe in campo dal ministro dell'Ambiente rischiano, al di la' dei facili proclami, di aggravare una situazione di illegalita' diffusa che tende sempre di piu' ad espandersi in zone di Italia che ad oggi erano immuni". Come Partito Democratico "chiediamo un intervento piu' serio e coerente del Governo rispetto agli impegni presi in sede parlamentare attraverso l'approvazione di mozioni che vengono regolarmente disattese". Il provvedimento "presentato dal ministro Alfano non tiene assolutamente in considerazione questa situazione, dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, il completo disinteresse per i temi ambientali

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pietro Grasso (Procuratore nazionale Antimafia): “introdurre il reato associativo ambientale”

Alla Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti il Procuratore nazionale Antimafia ha proposto di prevedere il reato associativo ambientale nella competenza delle Direzioni distrettuali. In tal modo si consentirebbe l’uso delle intercettazioni telefoniche in materia.
Il Procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, ascoltato recentemente dalla Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha proposto di prevedere una fattispecie di reato associativo ambientale, facendolo rientrare nella competenza delle Direzioni distrettuali antimafia mediante una modifica dell’articolo 51, comma 3-bis, del Codice di procedura penale.
Uno dei punti su cui si è discusso ha riguardato l’ opportunità di attribuire alle Direzioni distrettuali antimafia la competenza sui reati connessi al ciclo dei rifiuti. Gli altri reati resterebbero attribuiti alla competenza delle singole Procure. In questo modo si consentirebbe anche di recuperare l’uso dello strumento delle intercettazioni telefoniche in materia.
Nel corso dell’audizione - dice una nota - sono state tracciate le linee di fondo dell’azione della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti in Italia, prefigurando alcune possibili soluzioni a livello legislativo per contrastare il fenomeno, che negli ultimi anni ha visto la partecipazione alle attività delittuose di soggetti non inquadrati nelle organizzazioni malavitose.
Fonte: http://www.italiaterranostra.it/?p=336 ;)