Ecco (se interessa) il testo del mio inervento di ieri in
VIII Commissione Ambiente
Intendo sottolineare che le politiche ambientali non debbono essere intese solo come politiche di spesa, ma anche come espressione di una capacità di condizionare le scelte economico-finanziarie complessive. Per tali ragioni, esprime il rammarico per il fatto che la Commissione - anche a causa di una chiara mancanza di volontà di interlocuzione da parte del Ministro competente - non possa essere posta nelle condizioni di affrontare temi politici di rilievo, come nel caso odierno. A suo avviso, la debolezza della Commissione nel dare attuazione alle linee programmatiche condivise di politica ambientale, quali - ad esempio - le incentivazioni al risparmio energetico e all'efficienza nel settore dell'edilizia, rischia di «marginalizzare» l'azione parlamentare a sostegno di interi settori innovativi del mondo imprenditoriale e dei servizi, inclusi quelli pubblici: cita, in proposito, una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate, che ha bloccato, per via amministrativa, la concessione delle agevolazioni per interventi già avviati da taluni organismi di gestione del patrimonio edilizio regionale, che rappresentavano seri investimenti per il rinnovo degli edifici.
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