Presentata ricerca Fise Unire- Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile
"Proprio in considerazione delle dimensioni di queste imprese", ha evidenziato Anselmo Calò, Presidente di UNIRE, "le profonde carenze ed inefficienze che affliggono il settore, a livello soprattutto normativo ed amministrativo, sono ancora più difficili da sopportare, specie in una fase di recessione come quella attuale. Troppi sono i decreti e i regolamenti attesi da tempo: tra questi il decreto sui criteri di assimilazione, i criteri End of Waste, le linee guida per il rilascio delle autorizzazioni, gli standard per il trattamento di alcune tipologie di rifiuti, la disciplina della preparazione per il riutilizzo. La gestione efficiente delle risorse - e quindi anche dei rifiuti - è un pilastro sempre più importante per la qualità e la competitività dell'economia e per lo sviluppo di una green economy in grado di assicurare una crescita durevole, migliore benessere e tutela dell'ambiente". "Il riciclo dei rifiuti in Italia potrebbe crescere, generando nuovi investimenti e nuova occupazione, con norme piu' chiare, certe ed efficaci a partire da quelle, attese da anni,che indichino con precisione a quali condizioni un rifiuto sottoposto ad un trattamento di recupero cessa di essere un rifiuto e diventa un prodotto", ha affermato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile,"In attesa dei regolamenti europei che richiederanno tempo e saranno parziali, si dovrebbe procedere con un Decreto del Ministro dell'Ambiente, sul modello del DM 5.2.98, che stabilisca caratteristiche e condizioni almeno per tutte le tipologie di rifiuti non pericolosi che possono essere sottoposti ad un recupero completo, che consentano di arrivare alla cessazione della qualifica di rifiuto (End of waste) applicando i criteri comunitari . Il testo di questo decreto ministeriale, data la sua vastità, può essere preparato in tre mesi da una commissione tecnica ad hoc e con una rapida consultazione di tutte le categorie interessate".
(ilVelino/AGV NEWS)
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