"Il corpo della Guardia di Finanza durante lo svolgimento delle sue funzioni di contrasto alle frodi fiscali, economiche e alle attività della criminalità organizzata, scopre la maggior parte dei reati e dei fenomeni d'illegalità che interessano il settore ambientale.
Quanto è emerso, questa mattina, durante l'audizione del Capo del III Reparto operativo del Comando Generale della Guardia di Finanza, Gen. Stefano Screpanti, è un dato molto preoccupante: un aumento, rispetto al 2013, delle violazioni in materia ambientale (+44% pari a 2.839 interventi), che hanno portato al sequestro di 1.297 discariche (più del doppio rispetto al 2013) e ad oltre 173 mila tonnellate di rifiuti industriali (+40%)". Lo afferma Alessandro Bratti, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e dei reati ad esse correlati. "I dati delle operazioni condotte, in questi anni, dal Corpo della Gdf - spiega Bratti - confermano che gli illeciti sul ciclo dei rifiuti sono espressione di attività fortemente organizzate, che coinvolgono più livelli di responsabilità e sfruttano la globalizzazione dei mercati e le nuove tecnologie. Il Generale Screpaniti ha sottolineato che, data la complessità delle attività investigative connesse a questo tipo di reati, è necessario far ricorso a tutti gli strumenti investigativi previsti dal codice penale. Chiedendoci - conclude Bratti - l'approvazione al più presto il ddl sui delitti contro l'ambiente".
(ANSA)
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