Si allarga l'inchiesta sulla gestione delle discariche di Borgo Montello a Latina: sequestrate le quote societarie della Indeco, società che gestisce uno dei due siti al confine del capoluogo pontino.
La Squadra Mobile di Latina ha eseguito nelle ultime ore altre sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per truffa ai danni dei Comuni della provincia di Latina, che per il conferimento dei rifiuti si sono avvalsi del sito di Montello, frode nelle pubbliche forniture e falso. Le ordinanze emesse dal Gip Giuseppe Cario sono state richieste dal sostituto procuratore Luigia Spinelli titolare dell'inchiesta, che lo scorso 16 ottobre portò a sei arresti per peculato (ordinanze poi annullate dal Riesame), sulla base delle risultanze investigative e delle perquisizioni effettuate nelle ultime settimane dalla Squadra Mobile di Latina. I provvedimenti del Gip sono stati notificati, sei a Milano e uno a Latina, a tutti i componenti della famiglia Grossi, della Green Holding: Paola, Simona e di nuovo Andrea - figli di Giuseppe considerato il "re delle bonifiche" - e della madre Marina Cremonesi. Sono accusati, insieme agli altri destinatari delle nuove ordinanze Ernesto D'Aprano, Paolo Titta e Vincenzo Cinini, direttore Indeco e componenti del cda della Green Holding, di truffa, frode nelle pubbliche forniture e falso. Una storia di fatturazioni gonfiate emerse nel corso delle indagini coordinate dal pm Spinelli.
(AGI)
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