I carabinieri del Noe, congiuntamente a personale dell'Arpa e ai vigili del fuoco, hanno effettuato in mattinata numerosi prelievi nell'area accanto all'ex inceneritore Saspi, alla periferia di Lecce nei pressi dello svincolo per Lizzanello.
Il sopralluogo è stato disposto dal procuratore aggiunto di Lecce Ennio Cillo e dal sostituto procuratore Donatina Buffelli nell'ambito dell'inchiesta sull'ex inceneritore della citta, ormai dismesso da anni. I prelievi, finalizzati a capire la tipologia di rifiuto interrato, sono avvenuti alla presenza di due consulenti nominati dalla Procura. A quanto si è appreso, in molti dei campionamenti odierni sarebbero stati rinvenuti quantitativi significativi di ceneri, provenienti come ipotizzato dal vicino inceneritore quando era in funzione. Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti nell'area, di circa due ettari, sarebbero state nascoste decine di tonnellate di rifiuti pericolosi generati dall'inceneritore, destinati alle discariche. La falda acquifera non sarebbe risultata inquinata. I sopralluoghi disposti dalla Procura finalizzati al ripristino dei luoghi, riprenderanno domani. Le ipotesi di reato sono gettito pericoloso di cose, danneggiamento, omessa bonifica e avvelenamento colposo della falda acquifera.
(ANSA).
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