"Contrariamente alle false voci diffuse dal M5S, il Decreto Sblocca-Italia non contiene nessuna privatizzazione del servizio idrico".
Lo sostengono i deputati democratici Alessandro Bratti e Raffaella Mariani i quali spiegano: "con l'articolo 7 del Decreto, che riguarda la gestione del servizio idrico integrato, il governo chiede invece una interpretazione della unicità della gestione, con l'intenzione di ridurre le numerosissime partecipate esistenti nei territori omogenei ai distretti idrografici. La scelta va nella direzione di favorire una dimensione ottimale sotto il controllo e la programmazione degli Enti di governo dell'ambito, nei quali è prevista l'obbligatorietà della partecipazione degli Enti locali competenti in materia di gestione delle risorse idriche. La disciplina prevede che l'Ente d'ambito deliberi la forma di gestione e le modalità di affidamento del servizio nel rispetto della normativa nazionale ed europea; attribuisce all'Autorità per energia elettrica, gas e acqua la competenza a predisporre convenzioni tipo che regolano il rapporto tra Ente d'ambito e gestore. Abbiamo sempre auspicato una partecipazione più incisiva delle amministrazioni pubbliche locali ed allo stesso tempo una capacità di investire nel recupero del gap relativo alla costruzione delle infrastrutture del servizio idrico integrato più significativa anche per rispondere alle sanzioni correlate alle infrazioni comunitarie. Sostenere che questo articolo conduca alla negazione del dettato referendario è sbagliato e costituisce una mistificazione della reale volontà del provvedimento. Il gruppo del Pd concludono coerentemente all'impegno sostenuto durante il referendum intende sottolineare l'accresciuto peso degli Enti Pubblici locali nella programmazione e gestione del servizio idrico integrato, ruolo sempre auspicato anche in relazione alle differenti dimensioni delle autonomie locali".
(ANSA).
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