Sedici persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza di Modica (Ragusa), nell'ambito di un'indagine, chiamata dagli stessi finanzieri "Pecunia non olet" e riguardante lo smaltimeto dei rifiuti.
Tra gli indagati, quattro funzionari del Comune di Modica, il titolare, i responsabili e alcuni dipendenti della ditta "Puccia", incaricata del servizio. I reati ipotizzati sono di abuso d'ufficio e frode nelle pubbliche forniture, in concorso ed a vario titolo. L'impresa avrebbe eseguito il servizio con meno personale rispetto a quanto pattuito e con qualifiche inferiori a quelle previste dal capitolato tecnico, e avrebbe destinato alcuni lavoratori, il sui salario gravava sul dal Comune di Modica, in altri Comuni limitrofi dove la stessa ditta ha l'appalto per la raccolta dei rifiuti. Inoltre, alcuni dipendenti con qualifica di "operatore ecologico" erano in effetti addetti a mansioni di ufficio o di cantiere a beneficio esclusivo della ditta "Puccia", pur essendo pagati dal Comune di Modica per essere impiegati nei servizi di spazzamento o raccolta. Ai funzionari si contesta di avere omesso i controlli sulla corretta applicazione del contratto. Gli indagati sono stati anche segnalati alla Procura Generale della Corte dei conti per la valutazione del danno erariale arrecato al Comune, e stimato dalla Guardia di finanza in oltre un milione e mezzo di euro.
(AGI)
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