05/10/14

Le bonifiche e l’Ilva di Taranto: confronto sui lavori

 Il commissario per le bonifiche Vera Corbelli incontrerà a breve il numero uno dell’Ilva Piero Gnudi «per un necessario confronto che si impone in un momento in cui la questione del siderurgico appare strettamente correlata a quella delle bonifiche».

A confermarlo è stata proprio il nuovo Commissario per le bonifiche che ha tenuto un incontro con gli imprenditori jonici nella sede di Confindustria Taranto.Presieduto da Vincenzo Cesareo, Presidente di Confindustria Taranto, presenti l'assessore regionale alle risorse agricole Fabrizio Nardoni ed il dirigente dell'assessorato regionale all'ambiente Antonello Antonicelli, l'incontro con il neo commissario (il primo dal suo insediamento) è servito a fare il punto della situazione complessiva dei processi di bonifica e soprattutto a tracciare i possibili scenari a breve, medio e lungo termine rispetto agli interventi da effettuare nell'area Sin.«Taranto ha i requisiti per candidarsi a tracciare un percorso operativo modello non solo in Italia ma anche all'estero. L'accordo sulle bonifiche rappresenta solo una piccola parte di uno scenario ben più ampio, ed all'interno di questo il Mar Piccolo si presenta come un sistema complesso, sul quale occorre intervenire con un'idea chiara e strutturata», ha detto il commissario Corbelli.
Un sistema complesso, quindi, ma anche ricco di opportunità, secondo il parere del commissario Corbelli. Difficoltà ma anche possibilità che rivengono dal momento storico ed economico e dallo stesso profilo della città, aperta verso il Mediterraneo e verso scenari di diversificazione possibile, a patto che tutti facciano la loro parte e guardino verso prospettive di più ampio respiro.
Il riferimento del commissario è andato proprio, in questo senso, al ruolo dell'imprenditore ed alla capacità che deve avere di mettere in discussione schemi precostituiti e puntare su nuove sfide, non tralasciando mai, tuttavia, quei crismi indispensabili per poter costruire un’industria moderna, sostenibile ed ecocompatibile.

Una sollecitazione che il presidente di Confindustria Taranto ha colto per tornare a sottolineare il lavoro che l’associazione sta da tempo portando avanti. «Stiamo trasformando l’emergenza in opportunità, per fare di Taranto un vero e proprio laboratorio ambientale attraverso azioni mirate e soprattutto la proposizione di un pacchetto di idee progettuali», ha affermato.
Il dossier è stato consegnato ieri al commissario ed è tutto da cantierizzare. C’è il progetto Smart Area «la cui anima “green” attraversa trasversalmente tutte le iniziative in esso contenute e ne fa strumento indispensabile proprio per l'avvio di quel percorso operativo citato da Vera Corbelli», ha detto Cesareo.

Il presidente si è detto inoltre completamente disponibile, come Confindustria, a supportare con ogni strumento possibile il commissario nella difficile gestione dei processi di bonifica, che al momento, malgrado la “vacatio” commissariale non abbia prodotto bruschi stop, registrano comunque evoluzioni di modesta entità rispetto alla grande mole degli adempimenti previsti.
In questo senso è andata l'esortazione del presidente Cesareo ad avvantaggiarsi delle risorse tecnico-scientifiche ed accademiche che il territorio annovera (fra le quali il Polo Scientifico Tecnologico) anche al fine di evitare, come già accaduto in passato, scelte imposte e calate dall'alto su un territorio ricco di risorse naturali e paesaggistiche. Nel corso dell'incontro, a questo proposito, è stato consegnato al commissario uno studio curato dall'Ance Taranto in collaborazione col Cner-Iamc di Taranto contenente specifiche metodologie di intervento sul Mar Piccolo, sicuramente il bacino che rappresenta le maggiori incognite in quanto sistema più complesso rispetto alle altre aree ricadenti nel Sin.

Il commissario ha evidenziato tuttavia anche rispetto alle tante criticità grande propositività ed altrettanta fiducia negli obiettivi che si potranno raggiungere per una corretta crescita del sistema Taranto nelle sue varie articolazioni, anche sul fronte delle eventuali risorse aggiuntive e quindi a valere sulla nuova programmazione dei fondi strutturali.
A proposito della gestione commissariale Ilva, Vera Corbelli ha quindi prospettato a tutti gli effetti un nuovo corso di rapporti più fluidi e dinamici con i referenti istituzionali e con gli attori territoriali come Confindustria. «Un incontro quindi di segno positivo, pragmatico ed operativo, che ha incontrato il favore di tutti gli imprenditori presenti - ha concluso Confindustria - alla riunione tracciando di fatto le basi per una possibile e proficua collaborazione».

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