(DIRE)
06/10/14
(Er) rifiuti. rivolta su sblocca Italia, no da 19 enti al Governo
Pressing sulla Regione: "lo impugni, configge con piano aria"
Nuova iniziativa dei territori emiliano-romagnoli contro il decreto Sblocca Italia e la proposta, contenuta nel provvedimento del Governo all'articolo 35,
di programmare flussi di rifiuti sovra-regionali. Diciannove enti
locali tra cui le Province di Rimini, Ravenna e Bologna, e gli
amministratori di 16 Comuni capoluogo, sede di impianti di
incenerimento, o i cui amministratori sono rappresentanti di Atersir,
hanno infatti scritto una lettera aperta al Governo per ribadire il loro
dissenso al decreto e chiedono alla Regione di impugnarlo "nelle sedi
opportune". In particolare i Comuni di Forlì, Cesena Ravenna, Ferrara,
Reggio Emilia, Parma, Rimini, Piacenza, Modena, Bologna, Coriano, Misano
Adriatico, Castelfranco Emilia, Fidenza (Pr) Sasso Marconi Soliera e le
tre amministrazioni provinciali consigliano all'ente di viale Aldo Moro
di sollevare "eccezioni di competenza, e di incompatibilita' tra i
commi 2 e 4 del decreto e i vincoli posti dal Piano Aria Integrato della
Regione Emilia-Romagna". Sullo smaltimento rifiuti, gli amministratori
ricordano che "il modello dell'auto-sufficienza provinciale ha creato
una ampia dotazione impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti, sia
attraverso discariche che inceneritori, molti dei quali sono stati
realizzati o aggiornati negli ultimi 8 anni, a causa dei vincoli
provinciali, che hanno impedito di realizzare economie di scala e
razionalizzazione degli impianti". In questo quadro, dunque, la proposta del governo di programmare flussi di rifiutisovra-regionali "appare improponibile, se non è limitata a situazioni di emergenza". I flussi di rifiuti in arrivo da altre regioni, viene precisato, sono osteggiati "non per protezionismo o mancanza di solidarietà nazionale", ma perchè "romperebbero il delicato equilibrio tra responsabilità e premialità , che sostiene i risultati e i comportamenti dei cittadini". La lettera degli amministratori segue di pochi giorni gli emendamenti al decreto presentati venerdì scorso in commissione Ambiente alla Camera dal deputato riminese Tiziano Arlotti.
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