Le
preoccupazioni dei contadini italiani al Forum Greenaccord
La diffusione degli Ogm mette in pericolo la diversità e
la qualità dei prodotti agrolimentari made in Italy. Lo sottolinea
Cinzia Coduti, responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti,
intervenuta nella giornata conclusiva dell`XI Forum dell`informaizione
ambientale organizzato da Greenaccord Onlus e dal Comune di Napoli.
"Dagli Anni `90 le colture agricole hanno perso il 75% della diversitÃ
genetica. - dice Coduti - Il vero problema è bloccare questa diminuzione
e distribuire meglio la produzione e il consumo di cibo, non di
autorizzare l`utilizzo di organismi geneticamente modificati".
"Alla
base della nostra contrarietà - osserva Coduti - c`è la volontà di
difendere la nostra distintività e unicità , che passa attraverso la
bellezza del nostro territorio e delle diverse produzioni agroalimentari
che permettono al made in Italy di essere conosciuto, apprezzato e
invidiato in tutto il mondo".
C`è poi l`esigenza di evitare un`omologazione di gusti e
prodotti che certamente non è utile né per i consumatori né per
l`ambiente. "Noi possiamo fare tanto e avere tanto dalle nostre
produzioni già oggi, senza ricorrere agli Ogm, tutelando al tempo stesso
biodiversità , territori e conservazione delle risorse naturali",
commenta Coduti, che sottolinea al tempo stesso i pericoli per la salute
pubblica derivante dall`uso di materie prime geneticamente modificate
che potrebbero causare danni nel medio e lungo periodo. In tre parole:
principio di precauzione. "Un principio più volte ricordato in numerose
sentenze della magistratura italiana ed europea. Pochi mesi fa, ad
esempio, il Tribunale amministrativo del Lazio ha sentenziato che quando
sussistono incertezze riguardo all`esistenza o alla portata di rischi
per la salute delle persone, possono essere adottate misure protettive
senza dover attendere che siano esaurientemente dimostrate la realtà e
la gravità dei rischi". Infine Coldiretti sollecita una maggiore
attenzione sull`importanza di un`educazione alimentare che coinvolga
tutte le generazioni. "L`informazione corretta è essenziale. Dobbiamo
abituarci a distinguere le differenze tra i prodotti, la loro
provenienza, il loro metodo di coltivazione. Dobbiamo insegnare a
leggere bene le etichette per capire che cosa compriamo". Una scelta
consapevole sul nostro stile di alimentazione che può fare la
differenza. Per la salute di ciascuno di noi e per il futuro
dell`ambiente.
(TMNews)
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