L'VIII Commissione, premesso che: il decreto-legge 4
giugno 2013, n. 61, recante nuove disposizioni urgenti a tutela
dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di
interesse strategico nazionale, convertito, con modificazioni, dalla
legge 3 agosto 2013, n. 89, prevede all'articolo 1 l'istituto del
commissariamento straordinario delle imprese che impieghino un numero di
dipendenti non inferiori a mille e che gestiscano almeno uno
stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, la cui
attività produttiva abbia comportato e comporti oggettivamente pericoli
gravi e rilevanti per l'integrità dell'ambiente e della salute, a causa
dell'inosservanza reiterata dell'autorizzazione integrata ambientale; il
successivo articolo 2 riconosce espressamente che i presupposti per il
commissariamento di cui all'articolo 1 sussistono per la società ILVA s.p.a.;
il
comma 11 dell'articolo 1 del citato decreto-legge prevede la
possibilità per il giudice competente di svincolare le somme per le
quali in sede penale sia stato disposto il sequestro in danno dei
soggetti nei cui confronti l'autorità amministrativa abbia disposto
l'esecuzione degli obblighi di attuazione delle prescrizioni dell'AIA e
di messa in sicurezza, risanamento e bonifica ambientale, in relazione a
reati comunque connessi allo svolgimento dell'attività di impresa; il
medesimo comma 11 dispone che le predette somme siano messe a
disposizione del commissario straordinario e vincolate alle finalità
sopra richiamate;
da notizie di stampa si apprende che la
magistratura ha provveduto a svincolare le somme oggetto di sequestro in
danno della famiglia Riva per presunti reati fiscali e valutari, per un
ammontare pari a 1,2 miliardi di euro;
occorre assicurare il pieno
rispetto delle prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale
dell'ILVA, sulle quali si registrano forti ritardi,
impegna il Governo
a
verificare che le risorse dissequestrate richiamate in premessa siano
effettivamente destinate quanto prima al risanamento e alla bonifica
ambientale, secondo quanto disposto dall'articolo 1, comma 11, del
decreto-legge n. 61 del 2013.
(7-00503) «Realacci, Tino Iannuzzi, De
Rosa, Borghi, Segoni, Castiello, Dorina Bianchi, Matarrese, Pellegrino,
Grimoldi, Pastorelli, Cera, Mariastella Bianchi, De Menech, Gadda,
Manfredi, Manfredi, Mazzoli, Mannino, Mariani, Giovanna Sanna, Zardini,
Zan, Zaratti».
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