31/10/14

Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00503 presentato da REALACCI

L'VIII Commissione, premesso che: il decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, recante nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 89, prevede all'articolo 1 l'istituto del commissariamento straordinario delle imprese che impieghino un numero di dipendenti non inferiori a mille e che gestiscano almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, la cui attività produttiva abbia comportato e comporti oggettivamente pericoli gravi e rilevanti per l'integrità dell'ambiente e della salute, a causa dell'inosservanza reiterata dell'autorizzazione integrata ambientale; il successivo articolo 2 riconosce espressamente che i presupposti per il commissariamento di cui all'articolo 1 sussistono per la società ILVA s.p.a.;

il comma 11 dell'articolo 1 del citato decreto-legge prevede la possibilità per il giudice competente di svincolare le somme per le quali in sede penale sia stato disposto il sequestro in danno dei soggetti nei cui confronti l'autorità amministrativa abbia disposto l'esecuzione degli obblighi di attuazione delle prescrizioni dell'AIA e di messa in sicurezza, risanamento e bonifica ambientale, in relazione a reati comunque connessi allo svolgimento dell'attività di impresa; il medesimo comma 11 dispone che le predette somme siano messe a disposizione del commissario straordinario e vincolate alle finalità sopra richiamate;

da notizie di stampa si apprende che la magistratura ha provveduto a svincolare le somme oggetto di sequestro in danno della famiglia Riva per presunti reati fiscali e valutari, per un ammontare pari a 1,2 miliardi di euro;
occorre assicurare il pieno rispetto delle prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale dell'ILVA, sulle quali si registrano forti ritardi,

impegna il Governo

a verificare che le risorse dissequestrate richiamate in premessa siano effettivamente destinate quanto prima al risanamento e alla bonifica ambientale, secondo quanto disposto dall'articolo 1, comma 11, del decreto-legge n. 61 del 2013.
(7-00503) «Realacci, Tino Iannuzzi, De Rosa, Borghi, Segoni, Castiello, Dorina Bianchi, Matarrese, Pellegrino, Grimoldi, Pastorelli, Cera, Mariastella Bianchi, De Menech, Gadda, Manfredi, Manfredi, Mazzoli, Mannino, Mariani, Giovanna Sanna, Zardini, Zan, Zaratti».

Nessun commento: