Nova
Ambiente: impianto off-limits. Porte aperte invece nell’ufficio della
direzione. A fronte della diffida emessa dalla Provincia, che scadrà
mercoledì, l’azienda di via Galvani, che ha sede legale a Bergamo, ha
illustrato una bozza di quello che andrà a fare per migliorare
l’operatività e la lavorazione, al fine di limitare la produzione di
odori.
Limitare il più possibile l’apertura dei portoni delle
baie delle vasche, dove vengono stoccati e miscelati i rifiuti solidi:
ecco una possibile soluzione. Di 34 mila euro sarebbe il preventivo per
predisporre delle barriere mobili in pvc, a frangia simili a quelle dei
magazzini dei supermercati, per permettere ai mezzi di entrare e uscire
dalle baie limitando l’apertura.
A questo primo intervento che
verrà effettuato entro il 2014, l’azienda auspica di chiudere negli
stessi tempi, il capannone, innalzando una barriera che dall’attuale
cancello sale fino al tetto. In un secondo tempo e conti alla mano
(n.d.r : nell’agosto del 2013 l’azienda aveva lasciato a casa operai e
aveva spostato i suoi uffici in una ditta a Cinisello secondo una logica
di ottimizzazione delle risorse), l’azienda si è dichiarata disponibile
a valutare il ripristino del carroponte sopra le fosse, danneggiato
dall’esplosione del 2008, che limiterebbe ulteriormente la necessità di
continue aperture. E proprio a fronte di un ripristino del carroponte
dotato di polipo, l’azienda ha deciso di non acquistare, ma prendere a
noleggio un mezzo dotato di ragno meccanico per la lavorazione e la
movimentazione dei rifiuti.
Uno strumento fondamentale per
l’azienda, che prima della chiusura estiva aveva lasciato a piedi
l’azienda, tanto da dover provvedere con un mezzo a pala. Sempre
dall’azienda è partita la comunicazione al comune, tramite posta
certificata, di interventi di ulteriore manutenzione all’impianto, come
la pulizia della canalina di raccolta, che corre lungo tutto il
capannone e che sarebbe alta un paio di spanne. Operazioni, che a detta
dell’azienda, potrebbe giustificare gli odori di questi giorni. Sì
perché odori, puzze e rumore non sono cessati e ciclicamente tornano ad
inquietare cittadini e lavoratori di giorno e di notte.
Da via
Galvani la direzione assicura di aver bloccato tutti gli ingressi di
materiale con idrocarburi, possibile causa degli odori, in quanto nei
fusti, seppure svuotati, rimane sempre del deposito. Fusti che poi
rimarrebbero, sebbene in ambiente sotto aspirazione, in giacenza per poi
essere smaltiti in un secondo momento. E da venerdì scorso, sarebbe in
funzione un impiantino di nebulizzazione con prodotto enzimatico, che
abbatte e neutralizza le sostanze responsabili della diffusione di odori
dell’ambiente.
Anna Quartiroli
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