Si terrà a Forte dei Marmi il 25 e 26 settembre
Lo stato del litorale sarà il tema del I Forum
Internazionale del Mare e delle Coste in programma giovedì 25 e venerdì
26 settembre presso Una Hotel a Forte dei Marmi (Lucca). Promossa
dall'amministrazione comunale in collaborazione con il dipartimento di
Protezione Civile Nazionale, le Università di Pisa e Ferrara e le
categorie economiche locali, l'iniziativa intende affrontare il problema
della gestione, valorizzazione e preservazione delle spiagge in aree a
forte vocazione turistica, dove l'innesco di processi di erosione
produce un immediato riflesso sul tessuto economico e sociale locale. A
Forte dei Marmi arriveranno i massimi esperti nazionali e
internazionali, che metteranno a confronto i vari aspetti del problema
dell'erosione costiera attraverso esempi ripresi da tutto il mondo. Il
Forum, che avrà cadenza annuale nel prossimo triennio, affronterà temi
di grande rilevanza per l'ambiente costiero: il primo appuntamento del
25 -26 settembre prossimi tratterà i processi dinamici (erosione e
avanzamento) e presentazione delle più moderne tecniche di monitoraggio;
nel 2015 la progettazione di opere di difesa, la modifica di quelle
esistenti e gli interventi di rinascimento, infine, nel 2016 ci sarà il
confronto sul tema più generale della gestione del sistema costiero. ''L'evento spiega il sindaco Umberto Buratti rientra volutamente nel
calendario dei 100 anni del comune perché, fra i vari obiettivi che si
prefigge, intende anche sottolineare l'importanza della spiaggia per
Forte dei Marmi, che nel secolo scorso scelse di diventare autonoma
proprio per rivendicare la valenza turistica della sua economia. Il
pericolo erosivo, che sembra iniziare a minacciare anche il nostro
litorale, ci deve far riflettere e soprattutto agire in collaborazione
con tutto il territorio interessato. Questo evento, infatti, sarà il
primo di una serie che, con cadenza annuale, si proporrà di avviare un
vero e proprio cantiere rivolto alla tutela della costa, non soltanto
apuo versiliese, ma anche ligure e laziale, dal momento che intendiamo
sensibilizzare le regioni limitrofe bagnate dal mar Tirreno". "Abbiamo
già coinvolto le Università di Pisa e Ferrara e i massimi esperti di
importanti atenei europei e americani. L'obiettivo, infatti, non è
soltanto quello di esaminare un problema ha aggiunto Buratti ma
anche di trovargli una soluzione condivisa e soprattutto attuare
concretamente delle azioni in grado di bloccare questo annoso fenomeno.
Abbiamo accolto le preoccupazioni degli operatori economici e dei
cittadini che abbiamo invitato a questo appuntamento, destinato a
diventare ciclico negli anni a venire. Una vera officina di lavoro e
studio''. ''L'erosione delle spiagge apuo-versiliesi ha dichiarato il
professor Mauro Rosi del Comitato organizzatore - costituisce il cappio
al collo del sistema turistico balneare che si stringe oggi anno in modo
sempre più preoccupante. Le contromisure messe in campo finora hanno
avuto carattere emergenziale per garantire un minimo di spiaggia sai
settori più colpiti. Ad oggi continua invece a mancare una visione di
largo respiro, di come il sistema turistico possa continuare a
prosperare potendo contare su arenili e acque per la balneazione di
prima qualità. Il convegno intende promuovere l'inizio di u nuovo corso,
fortemente voluto dal comune, fatto di appuntamenti annuali di livello
internazionale da cui emergano idee operative e modelli di gestione che
garantiscano una volta per tutte lunga vita alle spiagge che hanno reso
la Versilia famosa nel mondo''.
Il Comitato scientifico è
composto dai professori Paolo Ciavola, Duccio Bertoni e Clara Armaroli
dell'università di Ferrara, Giovanni Sarti, Monica Bini e Fernanda
Alquini dell'Università di Pisa. Il Comitato organizzatore si avvale
della professionalità dei professori Mauro Rosi per il Dipartimento
Nazionale della Protezione Civile e di Adriano Ribolini dell'Università
di Pisa. Lunga la lista degli interventi che si avvicenderanno durante
la kermesse, fra i quali si annoverano, oltre ai docenti di alcune
Università italiane, anche quelli di vari Atenei europei e americani,
come L'Università di Cadice, la Politecnica de Catalunya in Spagna, di
Caen in Francia, il Flood Research Centre, Middlesex University del
Regno Unito, L'Università Rutdgers e di Delaware negli Usa.
Lucca, 23
set. - (Adnkronos)
Nessun commento:
Posta un commento