Il decreto competitività, attualmente al vaglio del Senato, è
composto di 34 articoli suddivisi in tre capi.
Il Capo I introduce
disposizioni per il rilancio del settore agricolo. Le misure prevedono
la semplificazione dei controlli ispettivi sulle imprese, il
potenziamento del sistema della diffida in campo agroalimentare, il
rilancio del settore vitivinicolo. Al fine di sostenere il made in Italy
si prevedono due crediti di imposta (per il potenziamento del commercio
elettronico e per la creazione di nuovi prodotti e la cooperazione di
filiera), nei limiti di 500.000 euro e di 4,5 milioni di euro per l'anno
2014, e si dettano disposizioni per sbloccare l'attuazione della legge
sulle etichettature e per tutelare la mozzarella di bufala DOP
(rilevazione della produzione e la tracciabilità del latte di bufala).
Il Capo II reca disposizioni urgenti per l'efficacia
dell'azione pubblica di tutela ambientale, per la semplificazione dei
procedimenti in materia ambientale e per l'adempimento degli obblighi
derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Tra queste: gli
interventi per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici e
universitari pubblici; le misure straordinarie per l'esecuzione degli
interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio
idrogeologico nel territorio nazionale; la modifica della disciplina in
materia di valutazione ambientale strategica (VAS); le misure di
protezione delle specie animali, per la difesa del mare, per
l'operatività del Parco nazionale delle Cinque Terre; le procedure
semplificate per le operazioni di bonifica o di messa in sicurezza e per
il recupero di rifiuti anche radioattivi; le norme per la gestione dei
rifiuti militari e per gli scarichi in mare; le modifiche per
semplificare il sistema di tracciabilità dei rifiuti e per lo
smaltimento rifiuti nella regione Campania; le norme per superare i
procedimenti d'infrazione comunitaria in materia di VIA e di
informazioni ambientali.
Il Capo III reca disposizioni urgenti per le
imprese. Si introduce un credito d'imposta nella misura del 15 per cento
del valore degli investimenti in beni strumentali nuovi. Si incentivano
gli investimenti in capitale di rischio correlati alla quotazione in
mercati regolamentati, potenziando la disciplina dell'aiuto alla
crescita economica (ACE). Si modifica il Testo unico delle disposizioni
in materia di intermediazione finanziaria (TUF), per favorire e
semplificare l'accesso al mercato dei capitali di rischio da parte delle
piccole e medie imprese. In materia di riduzione della bolletta
energetica, si prevedono la rimodulazione dell'erogazione degli
incentivi e delle agevolazioni; misure a garanzia della concorrenza e
della sicurezza del sistema gas, la revisione del fondo di garanzia per i
ricavi del gestore della rete elettrica, del regime speciale del
sistema ferroviario, degli accordi con gli Stati esteri, del regolamento
della borsa elettrica; la rimodulazione delle modalità di finanziamento
del gestore dei servizi energetici; gli interventi contro l'abuso di
posizione dominante; le riduzioni dei «colli di bottiglia» e delle
centrali elettriche 'essenziali'.
(9Colonne)
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