L'operatore interessato a effettuare a proprie spese operazioni di
bonifica dei siti contaminati, avrà più tempo (ovvero 18 mesi invece di
12), una volta ricevuta la comunicazione dell'autorizzazione da parte
della Regione e aver informato l'amministrazione competente, per
concludere l'esecuzione della bonifica.
Lo stabilisce
un emendamento del Pd al dl Competitività approvato dalle commissioni
Industria e Ambiente del Senato. Un altro emendamento del Pd in materia,
anch'esso approvato, stabilisce che "nella selezione della strategia di
intervento dovranno essere privilegiate modalità tecniche che
minimizzino il ricorso allo smaltimento in discarica". Un emendamento
del M5s, approvato, sulle procedure di bonifica prevede che la
comunicazione di bonifica debba essere presentata anche all' Arpa
territorialmente competente. Ancora, un altro emendamento del Pd sulle bonifiche sostituisce il comma 4 dell'articolo 13 prevedendo che "la validazione dei risultati del piano di campionamento di collaudo finale da parte dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente territorialmente competente, che conferma il conseguimento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione nei suoli, costituisce certificazione dell'avvenuta bonifica del suolo. I costi dei controlli sul piano di campionamento finale e della relativa validazione sono a carico del soggetto" che mette in atto la bonifica. "Ove i risultati del campionamento di collaudo finale viene previsto dimostrino che non sono stati conseguiti i valori di concentrazione soglia di contaminazione nella matrice suolo, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente territorialmente competente comunica le difformità riscontrate all'autorità titolare del procedimento di bonifica e all'operatore, il quale deve presentare, entro i successivi 45 giorni, le necessarie integrazioni al progetto di bonifica".
(Public Policy)
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