Le decisioni per l'Ilva dovrebbero riguardare solo la nomina del commissario, previsto dalla legge
89 del 3 agosto 2013 che nasce dal decreto legge 61 del 4 giugno 2013, quello che appunto commissariò l'Ilva con la scelta di Enrico Bondi.
Per Ronchi, quindi, il piano ambientale è prioritario essendosi direttamente interessato alla sua stesura. Piano tra l'altro ufficiale dopo la registrazione della Corte dei Conti poco più di un mese fa e
la sua pubblicazione sulla "Gazzetta Ufficiale". "Ma voglio anche vedere aggiunge Ronchi chi sarà il commissario. Io, in quest'anno, ho lavorato con Enrico Bondi e certo non posso dire che via un commissario, va bene anche un altro. Dipende, dipende da tante cose, ecco perchè il fatto che io rimanga all'Ilva non è affatto scontato". Il piano ambientale è uno dei due assi del risanamento e
rilancio dell'azienda, l'altro è invece il piano industriale. Ma mentre il piano ambientale è stato approvato dal Governo (metà marzo), quello industriale, a cui ha direttamente lavorato Bondi, no ed è assai difficile, cambiando ora il commissario, che sia approvato. Anche perchè quel piano, che
prevede un impegno finanziario complessivo di 4 miliardi sino al 2020, è contestato dalle banche esposte con l'Ilva, dall'advisor Roland Berger, incaricato dalla stesse banche di fare un'analisi del piano, dalla famiglia Riva, che resta proprietaria dell'Ilva anche in presenza del commissariamento,
e da Federacciai, la federazione delle industrie di settore.
Previsioni ritenute troppo ottimistiche in relazione a ricavi e dati di andamento economico dell'Ilva nei prossimi anni, ma anche la scelta di puntare, nella produzione, nel preridotto di ferro in
alternativa all'agglomerato di minerali e alle cokerie, ritenuta diseconomica da Claudio Riva: queste le maggiori contestazioni mosse al piano industriale di Bondi. Il piano ambientale, invece, riguarda i lavori di bonifica all'interno dello stabilimento prescritti dall'Aia dell'ottobre 2012 e ne rimodula i tempi di attuazione. Il termine di tutti i lavori è adesso collocato nell'estate del 2016. Un miliardo e 800 milioni sono stimati i soli lavori Aia. Un grande cantiere, questo, gií avviato, con circa 500 milioni di interventi tra assegnati e impegnati, la copertura dei nastri trasportatori e degli edifici in corso e l'affidamento dei progetti per la copertura dei parchi minerali.
(AGI)
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