26/05/14

Piccoli Comuni. Legambiente: futuro Green e per rilanciare lavoro si apre settimana di appuntamenti di 'voler bene all'italia'

Valorizzare e tutelare attraverso la green economy i piccoli comuni per creare nuovi posti di lavoro e rilanciare al tempo stesso questi preziosi ma fragili territori.

Di questo si parlerà alla tavola rotonda 'Piccoli comuni futuro green', organizzata da Legambiente per domani alle 15 a Roma presso la sala conferenze del Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo sport. L'incontro vedrà esperti del settore fare il punto sui piccoli comuni, parlare delle esperienze green nelle isole e nell'Appennino e definire, infine, una piattaforma di punti comuni su lavoro e aree interne per rilanciare queste aree. L'evento apre la settimana di appuntamenti di 'Voler Bene all'Italia', la festa nazionale della Piccola Grande Italia del 1 giugno promossa dall'associazione ambientalista insieme a un vasto comitato promotore e che quest'anno compie dieci anni. Alla tavola rotonda di 'Piccoli Comuni, futuro green' prenderanno parte, tra gli altri, Maria Carmela Lanzetta, ministro degli Affari regionali, Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, Vittorio Cogliati Dezza presidente di Legambiente e Ermete Realacci, presidente commissione Ambiente della Camera. "In Italia sono 5.698 i piccoli comuni con meno di 5mila abitanti, ospitano oltre 10 milioni di persone, producono il 93% dei prodotti a marchio certificato (Dop e Igp), investono sulle fonti rinnovabili e producono energia pulita", ricorda Legambiente.
Anche se sono custodi di gran parte dei tesori, delle identita' e delle tradizioni italiche, i Piccoli comuni rischiano però di 'scomparire' a causa del cosiddetto disagio insediativo, cioè dello spopolamento e dell'impoverimento di vaste aree, soprattutto pedemontane, montane e insulari. Come e' emerso dal rapporto Unioncamere e Legambiente "si tratta di un disagio dettato non dalla geografia ma dalla mancanza di collegamento e reti indispensabili ormai a governare lo sviluppo dei territori. I comuni del disagio insediativo sono nel 95% dei casi territori con meno di 10 mila abitanti (2.666 municipi, il 32,9% del totale dei comuni italiani, poco densamente abitati, costituiti da case sparse, con alto numero di case vuote (36% contro il 21% nazionale); sono comuni in cui si manifesta piu' chiaramente una grave crisi demografica, con grave calo della popolazione attiva (15-64 anni, -8,8%) e giovanile. E ora di cambiare passo e investire sui piccoli comuni, luoghi strategici dove la green economy unita alla bellezza di questi territori possono fare la differenza".

(DIRE)










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