Agenzia Regionale potenzierà e riorienterà i proprio controlli
Per contrastare sommerso ed economia illegale scende in campo anche l'Arpat, l'agenzia regionale di protezione ambientale della Toscana, che potenzierà e riorienterà i proprio controlli. L'idea era stata lanciata dal presidente della Toscana alcune settimane fa: utilizzare gli ispettori dell'Arpat (come già i tecnici della prevenzione delle Asl in tema di sicurezza sul lavoro) per combattere lavoro nero e irregolarità. Ora la Giunta regionale ha approvato il progetto ad hoc inserendolo nel piano annuale di attività dell'agenzia: un progetto speciale da 211 mila euro che prevede controlli ambientali mirati su quattro settori della filiera rifiuti, ovvero industrie tessili, rottami, vivaismo e trasporto di rifiuti liquidi su gomma. Controlli ambientali con un occhio a nero e sommerso e capaci dunque di bloccare l'insorgere o di rivelare l'esistenza di una attività illegale. La Regione, ha detto tra l'altro il presidente Enrico Rossi commentando la delibera, ''si muove in favore dell'economia sana e di chi rispetta le leggi, e ha il dovere di ascoltare la rabbia fortissima che c'e' nel mondo dell'impresa per una situazione che la penalizza fortemente''.
''Per questo ha concluso Rossi la Giunta darà un indirizzo specifico ad Asl e Arpat affinchè i controlli si orientino contro l'economia illegale''. Si parte con il personale già in forza all'agenzia, riorientandone l'attività e giocando di squadra con le Asl: poco meno di 90 sono i controlli sulle industrie dei quattro settori che l'Arpat ha messo nel conto di dispiegare da qui alla fine dell'anno. Ma il progetto prevede in un secondo tempo anche l'assunzione, con un contratto per tre anni, di altri cinque tecnici. In questo modo l'attivita' di controllo crescerà ulteriormente. Nel pacchetto di maggiori controlli per il 2014 ne sono stati previsti 30 a Prato su ditte tessili, in collaborazione con il gruppo interforze coordinato dalla prefettura della città, una trentina su industrie del settore rottami e dieci tra i vivai, incrociando in questo caso i controlli con i dati a disposizione di Asl e servizio fitosanitario. Per il trasporto su gomma di rifiuti liquidi Regione e Arpat hanno deciso di controllare nel 2014 almeno una quindicina di impianti.
(Adnkronos)
Nessun commento:
Posta un commento