04/04/14

Geologi E-R, usare fondi Ue per cura dissesto idrogeologico


Molte frane visibili sull'Appennino bolognese sono indice di "mancata prevenzione, abbandono del territorio o utilizzo non corretto del suolo".

Occorre quindi "usare i fondi dell'Europa e rendere applicativa al più presto l'esclusione dei fondi per il dissesto dai vincoli del patto di stabilità". Di fronte alla crescita esponenziale del rischio idrogeologico, l'Ordine dei Geologi dell'Emilia Romagna ha fatto un sopralluogo nella frazione di Silla insieme al sindaco di Gaggio Montano, Maria Elisabetta Tanari. Numerose frane insistono infatti sul territorio del comune e ben 70mila sono quelle cartografate, che fanno dell'Emilia Romagna la regione italiana più colpita dal dissesto idrogeologico. Solo nell'ultima primavera la Regione ha raccolto quasi 1.700 segnalazioni di frane, ed il Servizio Tecnico Bacino Reno nell'ultimo mese ne ha visionate oltre una cinquantina. Un problema, quello del rischio idrogeologico, che ha conseguenze significative anche sul piano economico. Il valore del rischio, dicono le stime aggiornate degli esperti, sfiora ormai quota 985 milioni di euro rispetto ad un totale italiano di 7 miliardi. Nel 2012 la stima del rischio regionale era di 853 milioni, a dimostrazione di come sia in atto un netto peggioramento che rende urgente l'adozione di provvedimenti.L'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna condivide la proposta di Vasco Errani di far convergere parte dei fondi Ue, programmati per il 2014-2020, per combattere il dissesto idrogeologico. Per Gabriele Cesari, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna, "lo sfruttamento fuori controllo del territorio (8 ettari al giorno in media nell'ultimo decennio) è una delle cause principali delle frane e va combattuto. Occorre superare la logica facile e comoda: evento calamitoso - dichiarazione emergenza fondi per ripristino danni. Pensare quindi a risarcimenti proporzionali ai fondi realmente spesi per prevenzione e manutenzione dei territori. In questo senso è auspicabile che i fondi per il dissesto idrogeologico siano esclusi dai vincoli del patto di stabilità e che immediatamente dopo vengano emanate le disposizioni attuative necessarie alla realizzazione degli interventi e degli studi di prevenzione".

(ANSA)

Nessun commento: