''Questo pronunciamento rappresenta una svolta storica perchè per la prima volta il Parlamento Europeo si esprime in modo chiaro per l'introduzione di un modello regolamentare finalizzato a minimizzare la produzione di rifiuti e nello stesso tempo incentivare modelli che mimano i sistemi biologici e mantengono in circolo le risorse utilizzate".
Così Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont commenta il voto del Parlamento Europeo alla proposta di direttiva europea sugli shopper presentata dalla Commissione il 4 novembre del 2013. Il modello, spiega Bastioli, "trae origine dallo sviluppo virtuoso della filiera del compost di qualità da rifiuto municipale, raccolto in modo differenziato porta a porta, e dall'evoluzione della ricerca e innovazione del settore delle bioplastiche biodegradabili. Le connessioni tra questi due sviluppi, verificatesi negli anni, ha messo in moto una serie di comportamenti virtuosi e di iniziative di collaborazione tra svariati interlocutori (imprese, istituzioni, enti di ricerca, associazioni di settore, amministrazioni) generando un tessuto connettivo ideale per promuovere un cambiamento di modello economico con al centro l'uso efficiente delle risorse''. Il voto dell'aula ha confermato in toto quanto era gia' emerso in Commissione Ambiente: l'Italia può mantenere il suo modello, l'Europa riconosce le differenze dei Paesi Membri e la loro possibilità di seguire strade diverse per raggiungere il comune target di riduzione del 50 percento degli shopper in 3 anni rispetto al 2010 e dell'80% in 5 anni.
(Adnkronos)
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