26/03/14

Suolo. Ispra: in 2009-2012 persa area come tre capoluoghi

Regione Galletti: tutelarlo protegge paese da dissesto idrogeologico

La crisi non frena il consumo di suolo. Lo dimostrano i dati presentati oggi dall'Ispra durante il convegno 'Il consumo di suolo in Italia', oggi a Roma. In 3 anni divorata un'area come tre capoluoghi di Regione. Non accenna a diminuire anche nel 2012 la superficie di territorio consumato: "ricoperti negli ultimi 3 anni altri 720 km quadrati, 0,3 punti percentuali in più rispetto al 2009, un'area pari alla somma dei comuni di Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo. In termini assoluti si è passati da poco più di 21.000 km quadrati del 2009 ai quasi 22.000 km quadrati del 2012, mentre in percentuale è ormai perso irreversibilmente il 7,3% del nostro territorio". Il ministro Galletti "Difendere il suolo dalle aggressioni indiscriminat spiega il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti significa tutelare non solo una risorsa economica strategica, ma anche proteggere il Paese dalla minaccia del dissesto idrogeologico che, proprio a causa dell'uso dissennato del territorio, spesso ha conseguenze gravissime, soprattutto in termini di perdita di vite umane". Per questo il Rapporto dell'Ispra, "assume particolare rilievo: è la dimostrazione che in Italia esiste un sistema pubblico in grado di assicurare elevati standard di qualità nel monitoraggio dell'ambiente e di rendere disponibile una base informativa utile alla valutazione del fenomeno"
Continua il rapporto dell'Ispra: Non rallenta la velocità con cui si perde terreno. La perdita di suolo "continua a procedere al ritmo di 8 m quadri al secondo". Ma non è solo colpa dell'edilizia, spiega l'Ispra, si consuma suolo, a discapito delle aree naturali e agricole, anche costruendo infrastrutture che "insieme agli edifici ricoprono quasi l'80% del territorio artificiale". Forti impatti sui cambiamenti climatici. La cementificazione "ha comportato dal 2009 al 2012 l'immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2 per un costo complessivo stimato intorno ai 130 milioni di euro". A livello regionale "Lombardia e Veneto, con oltre il 10% mantengono il primato nazionale della copertura artificiale, mentre Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia si collocano tutte tra l'8 e il 10%". I comuni piu' cementificati "Rimangono Napoli (62,1%), Milano (61,7%), Torino (54,8%), Pescara (53,4%), Monza (48,6%), Bergamo (46,4%) e Brescia (44,5%)".

(DIRE)

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