Ma è sugli atti dei servizi segreti che vengono riposte le maggiori speranze di arrivare alla verita' sugli assassini e soprattutto sui mandanti. Boldrini, che aveva avviato una verifica dopo le richieste di trasparenza sulle "navi dei veleni" arrivate da Greenpeace e dai Verdi, ha reso noto di aver scritto al presidente del Consiglio, al procuratore nazionale antimafia e ad altri soggetti, chiedendo di valutare "se permangono le esigenze di segretezza" su tali documenti. "Noi vorremmo desecretare questi documenti - ha spiegato la presidente della Camera. Sono atti che restano segreti dopo tanti anni, anche se non se ne capisce l'utilità. I cittadini hanno diritto di sapere". In attesa di conoscere la risposta del premier, l'impegno del governo nella ricerca della verita' e' stato assicurato dal ministro degli Esteri, Federica Mogherini, che ha incontrato la madre di Ilaria Alpi, Luciana, a Montecitorio. Boldrini, ricordando l'impegno alla trasparenza avviato con la decisione di togliere il segreto sull'audizione di Carmine Schiavone sulla "Terra dei fuochi", ha anche annunciato di aver chiesto al premier e ai ministri competenti di valutare se rendere pubblici gli atti raccolti dalla commissione di inchiesta sull'"armadio della vergogna", che conteneva la documentazione sui crimini dei nazifascisti in Italia, rinvenuta negli uffici del tribunale militare di Roma.
di Michele Cassano
(ANSA)
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