20/03/14

Acqua: tutelare riserve idriche oggi per assicurare risorsa/focus


Società speleologica italiana partecipa al programma 'l'acqua che berremo'

Elemento fondamentale per la vita, l'acqua è anche alla base della formazione delle grotte che scava,  percorre, allarga, modifica. Talvolta si ferma e si deposita andando a formare estesi acquiferi carsici, per poi ritornare alla luce come risorsa idropotabile. Per questo, in occasione delle celebrazioni della Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita dalle Nazioni Unite e che si svolge ogni anno dal 1992, il 22 di marzo, la Società Speleologica Italiana, il Club Alpino Italiano, con la sua Commissione Centrale per la Speleologia, la Commissione Centrale per la Tutela dell'Ambiente Montano e Federparchi uniscono le forze in un programma di appuntamenti dedicato al tema ''L'acqua che berremo''.
Da sempre il mondo speleologico ha a cuore il tema dell'acqua perche' "domani, le riserve idriche saranno abbondanti e di ottima qualità se noi oggi sapremo preoccuparci della loro integrita'",
spiega Giampietro Marchesi, presidente della Società speleologica italiana. "L'Acqua che berremo. Gli speleologi difendono la risorsa piu' preziosa" era già stato lo slogan usato nel 2002 per le Giornate della Speleologia, organizzate nell'ambito dell'Anno Internazionale  delle Montagne, e ripreso l'anno successivo in occasione dell'Anno Internazionale dell'acqua dolce.

"Abbiamo bisogno di riprendere il discorso e ne dobbiamo parlare con tutti, nessuno escluso aggiunge Marchesi La protezione e la salvaguardia delle acque, raccolte nelle grotte o in aree remote e impercorribili, sono compiti non affrontabili dalla sola speleologia organizzata. Tutti debbono farsene carico: i governi, la classe politica, le istituzioni i singoli cittadini".

''L'acqua che berremo'' darà seguito anche al protocollo di collaborazione che Cai, Ssi e Federparchi hanno firmato il 1 giugno 2013 a La Spezia, per promuovere attività di ricerca e studio volte alla conservazione, tutela e conoscenza degli ambienti carsici sotterranei e superficiali. A cominciare dal 22 marzo ogni realtà speleologica è sollecitata ad organizzare sul proprio territorio eventi specifici, come conferenze, visite guidate, mostre che mettano al centro il tema dell'acqua.

Un primo momento di riflessione sarà organizzato in occasione di "Puglia Underground Acque, pietra e vertigini" che si svolgera' a Grottaglie e a Villa Castelli il 30 e 31 maggio e il 1 e 2 giugno. Per sabato 31 maggio è prevista la tavola rotonda che partendo dalla situazione locale, e quindi delle problematiche pugliesi, analizzerà anche quelle relative al resto d'Italia. "Un'altra iniziativa che
vogliamo far partire e' l'organizzazione di una grande mostra iconografica a livello nazionale che abbia proprio per tema 'L'acqua carsica. I percorsi verso le risorgenze''', aggiunge Marchesi,
lanciando un appello a collaborare a tutti gli speleologi, ai fotografi e a quanti abbiamo materiale interessante.

"Verrà costituito un gruppo di lavoro che andrà a scegliere il materiale e darà concretezza all'idea. Il tutto potrà costituire una grande mostra itinerante su tutto il territorio italiano", conclude il presidente della Società speleologica italiana.

(Adnkronos)

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