05/02/14

Per una buona causa ambientalista


Grillino rischia grosso dopo accordo con Bratti Currò (M5S) processato dai suoi. L’accusa: non doveva chiedere il sostegno di altri partiti 

Se sei un grillino guai a firmare un emendamento insieme al democratico Alessandro Bratti: si può rischiare l’espulsione dal M5S. Ne sa qualcosa il deputato siciliano Tommaso Currò che è finito sotto processo da parte del gruppo Cinquestelle della Camera per aver presentato un emendamento alla Legge di Stabilità sottoscritto anche da deputati di altri partiti: Bratti (Pd), l’ex ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo (Fi), Marcon (Sel), Garofalo e Misuraca (Ncd). Come non bastasse l’emendamento è stato approvato e grazie a ciò l’area marina di Capo Milazzo (Messina) è divenuta a tutti gli effetti area protetta e ora è inserita nell’elenco del ministero dell’Ambiente. Il bello è che per questa battaglia a favore dell’area protetta si è impegnato lo stesso M5S in Sicilia.
Il processo per cospirazione con il nemico è stato celebrato ieri e all’ultimo la richiesta di espulsione è stata ritirata; per il povero Currò, colpevole di aver trovato l’accordo con i partiti della Casta, scatterà comunque una sanzione; a favore del cartellino giallo hanno votato in 23, contro 21 e 10 si sono astenuti. La vicenda ha sbaloridito Bratti: «Currò, sapendo che mi occupo di ambiente, in dicembre mi aveva chiesto di firmare un emendamento per istituire un'oasi protetta a Capo Milazzo. Era una buona causa, l’ho firmato e mi sono impegnato per farlo votare dal mio gruppo. Cose normali. E adesso nel M5S lo vogliono punire perché non ha chiesto il permesso al capo. Ma che libertà e democrazia è questa? Se nel mio partito domani qualcuno mi dovesse mettere sotto accusa per cose di questo genere io non mi farei processare, ci metterei 15 secondi a dimettermi.Parlano di libertà, democrazia ma il M5S funzione come una setta». Bratti dice qualcosa anche sugli attacchi alla Boldrini: «Hanno parlato di bavaglio, ma quale bavaglio se hanno fatto più di 150 interventi».

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