Approvato al Senato con 147 dì e 95 no. Tra le norme l’aumento delle pene alternative al carcere
E’
stato approvato con 147 sì e 95 no, in via definitiva al Senato il
decreto che riduce in modo lieve la popolazione carceraria, ribattezzato
da chi era contrario, lo “svuota carceri”. La principale misura in esso
contenuta è l’innalzamento dello “sconto” da 45 a 75 giorni a semestre
in caso di buona condotta: in pratica due mesi in meno per ogni anno di
reclusione. La misura, però, sarà temporanea, in quanto sarà in vigore
fino al 24 dicembre 2015. Dal beneficio, però, Sono esclusi i condannati
di mafia o per altri gravi delitti (come omicidio, violenza sessuale,
rapina aggravata, estorsione). Inoltre sarà possibile trascorrere ai
domiciliari gli ultimi 18 mesi di detenzione, anche nei casi in cui
questo lasso di tempo è la parte residuale di una pena di maggiore
entità.
In base a quanto previsto dal provvedimento, ci sarà anche una procedura semplificata nella trattazione di alcune materie di competenza della magistratura di sorveglianza mentre, come regola generale, nell’applicazione degli arresti domiciliari (sia come misura cautelare che come condanna) dovrà sempre essere prescritto il braccialetto elettronico come forma di controllo. Il giudice avrà però facoltà di non farvi ricorso nel caso in cui non lo ritenga necessario. E ancora: l’istituzione del Garante nazionale dei detenuti ed estensione dell’espulsione come misura alternativa alla detenzione, che sarà affiancata da uno snellimento delle procedure di identificazione dei migranti. In ambito di stupefacenti è prevista invece l’attenuante di lieve entità in caso di detenzione di stupefacenti, mentre sarà abrogato il divieto di disporre per più di due volte l’affidamento in prova ai servizio sociali, che potranno essere previsti per condanne fino ai quattro anni.
(Il Velino)
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