3^ Società Italiana.Casoli: 7 mln investimenti non sono stampella

E' formalmente cominicato oggi il percorso che,
 entro la fine dell'estate 2014, potrebbe sancire la 
fusione di 
Iren 
Ambiente con il ramo dei servizi ambientali di
 Unieco, dando così 
origine alla terza maggiore società di gestione della
 filiera integrata
 dei rifiuti. La prima pietra è costituita dall'accordo siglato questa 
mattina tra l'amministratore delegato di Iren Ambiente Andrea Viero e 
dal presidente di Unieco Mauro Casoli che prevede, tra l'altro, 
l'acquisto da parte della multiutility di un'azione (in gergo tecnico 
window participation) in Uch holding, società del colosso cooperativo 
controllata da Ucm srl, in cui andranno a confluire le partecipazioni 
sociali della divisione ambiente di Unieco. A questo passaggio seguiraà 
una seconda fase dell'operazione, che inizierà nei prossimi giorni, con
 un approfondimento reciproco degli aspetti finanziari e patrirmoniali 
(due diligence) che in caso di esito positivo sblocchera' la fusione per
 incorporazione di Uch in Iren Ambiente. Il risultato sarà dunque la 
terza più grande impresa italiana nel settore dei rifiuti che avrà 
sede a Reggio Emilia e di cui Iren deterra' il 51% delle azioni. La 
nuova realtà servirà circa 3,5 milioni di utenti in Emilia Romagna, 
Toscana e Piemonte, conterà 3.750 dipendenti e si stima che a regime, 
nel giro di 3 anni, produrrà un fatturato di 800 milioni.
Intanto,
 Iren ha deciso fin da subito di mettere a disposizione di Unieco 7 
milioni per il completamento di alcuni progetti di sviluppo. E a quanti 
hanno visto in quella somma il salvagente lanciato dall'azienda alla 
cooperativa in sofferenza per la crisi dell'edilizia, il presidente di 
Unieco Mauro Casoli ribatte: "Di quei soldi non entra un euro in Unieco,
 dunque non c'è nessuna stampella. Chi cerca di forzare le 
interpretazioni, e mi riferisco alla parte politica, penso che non 
faccia bene il suo dovere e vada contro un progetto che porterà 
ricchezza e sviluppo nel territorio". In base all'intesa siglata oggi, 
peraltro, "in caso di mancata conclusione dell'intera operazione entro 
il 30 settembre 2014 Iren Ambiente uscira' dal capitale di Uch, con 
obbligo delle parti di ricostituire la situazione preesistente ed in 
particolare di restituire tutti gli importi versati da Iren Ambiente. Il
 "nostro obiettivo aggiunge Andrea Viero, ad di Iren Ambiente è 
integrare tutta la filiera dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento,
 sia di quelli urbani sia di quelli industriali". La collaborazione e 
l'eventuale fusione con Unieco, conclude il manager, si concentrerà 
anche su progetti di recupero dei materiali con cui "vogliamo diventare 
sempre più green".
 (DIRE) 
 
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