Riporto la risposta scritta che mi diede il Ministro
Prestigiacomo ad una mia interrogazione presentata la scorsa legislatura
sui molteplici incarichi dell’ Avv. Pelaggi, capo della segreteria
tecnica del Ministero.
Premetto che non mi interessavano
gli aspetti di carattere giudiziario in cui il Pelaggi era invischiato
ma ritenevo senza senso dare ad una persona così tanti incarichi…Poi è
successo quello che è successo: al momento arresto per la vicenda del
SIN di Pioltello Rodano. Ai lettori l’opinione..
“Il rapporto
fiduciario con l'avvocato Luigi Pelaggi, Capo della segreteria tecnica
del Ministro, scaturisce dalla sua comprovata esperienza maturata in
diversi campi e settori, afferenti il mondo delle imprese, delle grandi
organizzazioni imprenditoriali e in ambito universitario, all'interno
dei quali ha rivestito incarichi di gestione e responsabilità di
indubbio rilievo per la risoluzione di problematiche e situazioni
complesse. Inoltre, la sua particolare capacità di dedicarsi e di
impegnarsi, in modo totalizzante e senza limiti di orari, ai compiti
assegnati rappresenta garanzia di affidabilità e professionalità,
requisiti, questi, indispensabili per chi svolge incarichi che
richiedono, in molti casi, risposte e azioni tempestive e risolutive.
Le nomine, cui si fa riferimento nell'interrogazione, sono maturate, peraltro, all'interno di contesti emergenziali per i quali, il trascinarsi nel tempo di situazioni irrisolte, ha determinato forti disagi e inefficienze, con gravi conseguenze sulla qualità della vita in alcuni importanti territori.
Basti pensare alla situazione delle isole Eolie di cui l'avvocato Pelaggi è stato nominato commissario all'emergenza idrica nel febbraio 2009, per affrontare una situazione emergenziale che risale alla fine degli anni '90 e che tutti i commissari, succedutesi dal 2002 in poi, non hanno mai risolto. In un anno di lavoro l'avvocato Pelaggi è riuscito, dopo innumerevoli passaggi burocratici, a bandire la prima gara pubblica di appalto per la realizzazione delle opere relative al dissalatore di Lipari, con relativo impianto fotovoltaico, e per l'eliminazione delle strozzature della rete idrica. La gara pubblica è stata aggiudicata e tra breve inizieranno i lavori. Entro il mese di febbraio 2011, verrà bandita la gara pubblica di appalto per la realizzazione dei depuratori di Lipari e Vulcano, che si prevede di aggiudicare entro l'estate, insieme ad un'ulteriore opera che da pochi mesi il Dipartimento della protezione civile ha assegnato al commissario, e cioè la realizzazione della condotta sottomarina dal depuratore di Lipari a quello di Vulcano. Ebbene, in meno di due anni sono state avviate opere che da più di 11 anni erano state programmate e nessun commissario era riuscito a portare a termine, con la conseguenza che, una volta realizzate queste infrastrutture, lo Stato italiano e la regione siciliana potranno risparmiare ben 15 milioni di euro, oggi necessari per gli oneri del trasporto dell'acqua in queste isole. Analoga considerazione riguarda la nomina dell'avvocato Pelaggi a direttore dell'area marina protetta delle isole Egadi, che è intervenuta (ad agosto 2009) a seguito di un periodo di gravi difficoltà gestionali. Anche in questo caso, in solo un anno l'avvocato Pelaggi è riuscito, dopo 17 anni, a far approvare «il Regolamento di esecuzione e organizzazione» di questa area marina che è la più grande di Europa, come pure ha posto in essere tutti gli atti necessari per lo svolgimento delle attività di sorveglianza e di informazione. Dal settembre 2010, l'avvocato Pelaggi, con grande dispiacere del comune di Favignana, ha lasciato l'incarico avendo raggiunto gli obiettivi prefissati.
L'avvocato Pelaggi è anche componente, senza alcuna delega specifica, del Consiglio di amministrazione della società Sogesid, società in house del Ministero, sulla quale l'amministrazione esercita un controllo analogo a quello svolto sui propri servizi. In tal senso, ricordo, che si è espressa la stessa Commissione europea alla fine dello scorso anno, per cui, come è già stato precisato in risposta ad analoghe interrogazioni parlamentari, non vi può essere conflitto di interesse tra la carica di commissario delegato per l'emergenza delle isole Eolie e l'incarico di componente del Consiglio di amministrazione della Sogesid, poiché non vi è un rapporto di terzietà tale da poter giustificare l'insorgere di un conflitto di interesse. Per completezza, si ricorda che il coinvolgimento della Sogesid nell'attività di progettazione del dissalatore per l'emergenza idrica delle isole Eolie è antecedente alla nomina dell'avvocato Pelaggi nel Consiglio di amministrazione di detta società e che Sogesid svolge esclusivamente il supporto tecnico e amministrativo, giacché la realizzazione delle opere viene affidata dal commissario tramite apposite procedure di gara ad evidenza pubblica. Alla luce di quanto esposto, non si ritiene assolutamente «inopportuna» la scelta di affidare questi incarichi all'avvocato Pelaggi, né si ritiene si configurino situazioni di «conflitto d'interessi» nelle posizioni attribuite. In merito, poi, agli emolumenti, va segnalato che l'avvocato Pelaggi percepisce attualmente, con esclusione dell'incarico in Acea, una somma annua lorda inferiore rispetto a quella che viene ad essere erogata ai dirigenti di I fascia (dirigenti generali del Ministero dell'ambiente). Per quanto riguarda, infine, la nomina dell'avvocato Pelaggi quale componente del Consiglio di amministrazione dell'Acea, questa non riguarda una scelta del Ministero, ma attiene esclusivamente alla sfera personale dell'avvocato, giacché è stato il comune di Roma che lo ha cooptato nel consiglio di amministrazione, non conferendogli peraltro, alcuna delega specifica. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Stefania Prestigiacomo.
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