Okay dal ministro Andrea Orlando alla pubblicazione dei criteri redatti dall’Ispra per l’individuazione del luogo dove far sorgere il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. La pubblicazione di tali criteri risponde a necessità di “trasparenza e informazione del pubblico”. La guida tecnica dell’Ispra rappresenta un primo, fondamentale passo verso la realizzazione del grande deposito unico nazionale per i rifiuti nucleari, deposito che, ammette Orlando, ha tempi di creazione non certo brevi. Come ha spiegato il ministro La creazione del deposito unico deve essere realizzato con i più elevati standard di sicurezza e nel sito più idoneo [...] [con] la giusta rilevanza alla tutela della salute e dell’ambiente; pur consapevoli del fatto che i tempi tecnici non saranno comunque brevissimi.
Il ministro dell’ambiente ha inoltre sottolineato nella sua audizione nelle commissioni Ambiente e Industria riunite al Senato, che l’articolo 4 comporterà modifiche tali da permettere l’adeguamento del dlgs 31/2010, che verte sui sistemi di stoccaggio dei rifiuti nucleari, con tutto quanto ciò possa comportare in termini, in primo luogo, di sicurezza. È iniziato quindi l’iter per la definizione del luogo dove verrà costruito il deposito nazionale unico per questo tipo particolarmente pericoloso di rifiuti, un luogo che, una volta definito, non è difficile prevedere che avrà un seguito di polemiche e proteste da parte dei cittadini della zona.
Il ministro Andrea Orlando ci ha tenuto a precisare che
L’intento del governo è di evitare oneri indebiti alle prossime generazioni che possono derivare da una gestione poco efficiente o poco sicura dei rifiuti e del combustibile nucleare.
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