Audizione in
commissione Ars, istituire servizio in ogni Comune
Occorre abbandonare la politica della "difesa passiva" del
territorio, cioè operare a disastro avvenuto e in emergenza, a favore
della difesa attiva fatta nel quotidiano mediante le attività di
controllo, monitoraggio, rilevazione e presidio del territorio,
individuando in tempo le cause potenzialmente generatrici dei dissesti
idrogeologici. Lo hanno detto i geologi di Sicilia durante la recente
audizione davanti alla 4/a Commissione Ambiente dell'Ars. "Nel corso dei
lavori hanno spiegato il segretario del'Ordine dei geologi Mario Leta
e il consigliere Giuseppe Collura che hanno partecipato all'incontro l'Ordine dei geologi di Sicilia ha esposto e depositato agli atti della
Commissione, la proposta di legge di iniziativa parlamentare relativa
all'istituzione dell'Ufficio geologico di zona". La Commissione ha
inoltre chiesto all'Ordine di "formalizzare il rapporto di
collaborazione, istituendo un tavolo di confronto permanente sui temi
inerenti al rischio idrogeologico e di elaborare contestualmente un
dossier sullo stato dell'Ambiente in Sicilia".Sull'Ufficio geologico di
zona, l'Ordine, nel corso di un recente convegno a Palazzo Zanca, a
Messina, ha rilanciato la proposta. "Dal dopoguerra ad oggi, a proposito
di assetto del territorio e di uso del suolo, si è fatto tanto di
quello che non doveva essere fatto e pochissimo di quello che doveva
essere realizzato ha osservato Calogero Cannella, consigliere
dell'Ordine regionale dei geologi -. L'aspetto principale della
questione è la scarsa conoscenza del territorio, la messa in sicurezza
del quale passa attraverso i geologi, unica figura professionale capace
di individuare le aree a pericolosità e rischio idrogeologico presenti
in un territorio".
(ANSA).
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