07/12/13

Maltempo: ambientalisti, subito risorse per territorio

Appello associazioni e comitati a politica, basta con cemento

Un appello alla politica, ai parlamentari e, soprattutto, al sottosegretario di Stato Giovanni Legnini, affinchè, a partire dalla Legge di stabilità, si ''tolgano fondi ad opere inutili, come cacciabombardieri e cannoniere, per dirottarli sulla manutenzione straordinaria del territorio, che non può più attendere''. A lanciarlo comitati e associazioni ambientaliste abruzzesi che, a pochi giorni dall'ondata di maltempo che ha devastato parte dell'Abruzzo, provocando anche una vittima, fanno il punto della situazione. Gli ambientalisti hanno presentato un dossier, sottoscritto dalle associazioni e dai comitati storici che operano nella regione, tra cui Wwf e Legambiente. Il documento verrà inviato a tutti i parlamentari. ''Basta con il cemento e le nuove infrastrutture in aree a rischio  affermano i rappresentanti delle associazioni  perchè il futuro è nella corretta gestione del territorio e nell'educazione dei cittadini. L'acqua è fonte di vita, ma la mala politica la trasforma in causa di devastazione. E' urgente tenere conto dei cambiamenti climatici''.
A sottoscrivere il documento sono stati Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua, Marelibero, Wwf, Legambiente, Lipu, Italia Nostra, I Colori del Territorio, Aria Nostra Scafa, ProNatura, Centro Sociale Zona22, Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, Associazione Antimafie Rita Atria, PeaceLink Abruzzo, Associazione Culturale Peppino Impastato e Cobas. ''Non può dirsi civile  secondo gli ambientalisti una Regione che non ha il Piano cave previsto dal 1983, in cui il Piano di Tutela delle Acque non prende in considerazione i cambiamenti climatici e permette lo sfruttamento idroelettrico incontrollato dei fiumi; che ha approvato centinaia di piccole varianti peggiorative del Piano paesistico; in cui il Comitato Via. e l'Autorità di Bacino autorizzano progetti di infrastrutture e centri commerciali in aree a rischio, come il Megalò 2; dove il Consiglio Regionale approva il Piano casa e la Legge Edilizia, devastanti, con premi di cubatura fino al 50% che si aggiungono alle mostruose previsioni di Piani regolatori già ampiamente sovradimensionati''. ''Non può definirsi civile una Regione vanno avanti le associazioni in cui la Giunta abruzzese adotta poche settimane or sono una variante al Piano del Demanio marittimo che appesantisce ulteriormente il carico di cemento sulle spiagge martoriate dalle mareggiate. Non può dirsi evoluta una società in cui la stragrande maggioranza dei Comuni, a partire da quelli a forte rischio come Montesilvano (Pescara) e Francavilla (Chieti), recepisce nel peggiore dei modi il Piano casa e la legge edilizia con strabilianti aumenti di cubatura. Dove il comune di Chieti appoggia il ricorso al TAR sulla decisione del Comitato VIA di bloccare Megalò 3; dove la Caserma dei Vigili del Fuoco di Pescara è tra le prime aree ad essere allagata''. ''Stiamo parlando del 2013, non del 1960 aggiungono. Ora basta, siamo stanchi di denunciare e non ottenere cambiamenti radicali. In Abruzzo una superficie pari a 85.000 campi di calcio (51.800 ettari) è urbanizzata, con Pescara maglia nera (il 77,36% della superficie e' urbanizzata. La fascia costiera è fortemente antropizzata per il 63% e per le aree con spiaggia questa percentuale sale a oltre l'80%; tra il 1998 e il 2011 abbiamo perso ulteriori 7 chilometri''. ''La Regione  proseguono gli ambientalisti, attraverso una rivisitazione del Piano Paesistico Regionale, della Legge Urbanistica e della famigerata Legge Edilizia deve imporre uno stop completo all'utilizzo di nuovo suolo per infrastrutture e strutture e un azzeramento delle nuove cubature rispetto all'esistente, promuovendo una progressiva riqualificazione dell'esistente e aumentando l'impermeabilita' dei suoli oggi coperti, il tutto avendo bene in mente i cambiamenti climatici in atto''. Per le associazioni è inoltre fondamentale l'educazione dei cittadini: ''la gran parte dei Comuni abruzzesi ha redatto Piani di Emergenza di Protezione Civile. Questi documenti restano solo mere indicazioni e non si trasformano in comportamenti virtuosi concludono se non vengono illustrati alla popolazione in maniera capillare e con esercitazione periodiche''.

(ANSA).

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