“Alla Conferenza dell’Onu sul clima gli interessi delle società energetiche che inquinano vengono prima di quelli dei cittadini”:
Varsavia 19° conferenza Onu sul clima, così hanno sentenziato, in un
comunicato congiunto, alcune delle principali organizzazioni non
governative impegnate nella difesa dell’ambiente, annunciando la
decisione di abbandonare i lavori di Varsavia.
“La Conferenza avrebbe dovuto costituire una tappa importante nella transizione verso un futuro sostenibile ma non porterà a nulla”, così hanno denunciato Greenpeace e decine di altre Ong operanti a livello internazionale, aggiungendo come essa sia ostaggio di “paesi ricchi e grandi inquinatori”. A Varsavia “non c’è stato alcun progresso”
né sulle riduzioni di emissioni né sugli impegni per ridurre le
conseguenze del riscaldamento globale. Su alcuni aspetti, si legge anzi
nella nota, “si è tornati indietro”. Ma lo scetticismo è generalizzato:
“Quella di Varsavia passerà alla storia come la conferenza degli
inquinatori” dice all’agenzia Misna Francesco Martone, responsabile
dell’organizzazione non governativa Forest Peoples Programme (Fpp). “Il governo ospite ha fatto di tutto per sabotare qualsiasi accordo che potesse creare un ambiente favorevole all’avvio della trattativa sulle riduzioni di emissioni”.
I quotidiani annotano di come le grandi potenze occidentali e paesi in
via di sviluppo (Cina e India in testa) abbiano posizioni divergenti in
merito ai vincoli alle emissioni di gas inquinanti da contenersi in
un’intesa da sottoscrivere entro il 2015.
Pechino non accetterebbe di sottoporsi agli stessi tagli di emissioni proposti per i Paesi occidentali, che sottolinea la Cina hanno costruito la propria economia grazie ai carburanti fossili. Usa e Ue ribattono invece che la Cina, diventata negli ultimi decenni una potenza in crescita, non può più considerarsi un Paese in via di sviluppo. Questa dura contrapposizione ha di fatto impantanato i lavori della conferenza, risoluzioni vincolanti sono state rimandate a data futura, prima comunque, secondo una nota ufficiale, del summit parigino del 2015.
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