Basterebbe che le città italiane rispettassero tutti i limiti di
legge per raggiungere a pieni voti la vetta della classifica
sull’ecostenibilità. Eppure le migliori undici città del nostro Paese
raggiungono appena la sufficienza superando a mala pena i 60 punti su
100, di queste undici come grande città figura solo Venezia.
E’ quanto emerge dal Rapporto di Legambiente Ecosistema Urbano XX edizione.
Secondo lo studio degli ambientalisti le gradi città italiane, come
Roma, Milano e Palermo, sarebbero ancora impantanate in quei soliti
problemi che le costringono ad abbassare la testa di fronti alle grandi
capitali e città straniere. Milano, per esempio, è ancora in emergenza smog e la raccolta differenziata è ferma sotto quota 40%, a
25 punti dall’obiettivo minimo previsto dalla normativa. Per non
parlare di Roma, definita da Legambiente “un parco auto private da
record”. La capitale gode di un tasso di motorizzazione più che doppio
rispetto alle grandi capitali europee. Per quanto riguarda la raccolta
differenziata dei rifiuti, l’Urbe è ferma al 25% crescendo di appena
l’1% l’anno. Continuando di questo passo per raggiungere il limite
minimo previsto dalla normativa, a Roma occorrerebbero circa 40 anni,
minimo. Scendendo ancora arriviamo a Palermo. La città siciliana riesce a
depurare meno dei due quinti dei reflui fognari. Anche in questo caso
la situazione traffico e, di conseguenza, smog sono al limite. Basti
pensare che i bus sono usati dai palermitani in media 41 volte all’anno:
meno di due viaggi andata/ritorno al mese.
Queste mancanze di ecosostenibilità fanno piazzare Roma al decimo posto nella classica delle grandi città, con appena il 42,81 punti su cento, Milano all’ottavo posto con 46,52 punti e Palermo al penultimo posto, quindi il 14esimo, con 26,25 punti su cento. Al primo posto tra le grandi città troviamo invece Venezia che, vuoi anche per la conformazione urbana, risulta la città più ecosostenibile con 64,85 punti. Segue Bologna con 53,22 punti. Sempre sul podio, c’è poi Padova, con 53,22 punti, seguita da Verona con 51,64. Il quinto posto è invece riservato a Genova con 51,17 punti e il sesto a Trieste con 48,02 punti su cento. Segue a ruota Firenze che, con 47,70 punti, si piazza appena sotto Milano cui segue invece Torino con 46,31 punti. Napoli occupa invece l’undicesimo posto con 40,01 punti. Fanalino di coda tutte città de Mezzogiorno: Messina, dodicesimo posto con 34,12 punti; Bari, tredicesimo con 31,83 punti; Palermo come già detto 14esimo e infine Catania con appena 25,59 punti su cento.
di Matteo Buttaroni
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