''Ottima l'iniziativa del commissario per l'ambiente Ue Potocnik per combattere l'inquinamento provocato dalle buste di plastica. Ora è fondamentale procedere in fretta alla sua approvazione''. Questo il commento di Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, alla proposta di direttiva europea per ridurre l'uso degli shopper. ''Quello che serve per ridurre gli shopper di plastica è un cambiamento di rotta radicale e la proposta di direttiva europea va proprio in questa direzione sancendo che il principio della tutela ambientale può derogare a quello della libera circolazione delle merci: ben venga allora spiega Ciafani l'introduzione di misure che prevedono la possibilità di tassare, introdurre target nazionali di riduzione o di vietare l'uso delle buste di plastica prendendo esempio dai Paesi virtuosi che fanno scuola su questo fronte e che hanno già adottato da diverso tempo queste misure''. Per Ciafani, ''l'Italia è una di queste e la sua esperienza non è più considerata un'esperienza da condannare con una procedura di infrazione ma un esempio virtuoso e ripetibile in tutti gli altri stati membri''. ''Fino al 2010 aggiunge il vicepresidente la nostra Penisola era il primo paese europeo per consumo di sacchetti di plastica usa e getta, con una percentuale di consumo pari al 25% del totale commercializzato in Europa. Grazie all'entrata in vigore del bando sugli shopper non compostabili, dal 1 gennaio 2011 questa percentuale si è ridotta e sono state tracciate le basi per una strategia integrata sulla corretta gestione dei rifiuti, sulla riduzione della plastica, sulla tutela e la salvaguardia dell'ambiente marino e della biodiversità che prende finalmente avvio con questa proposta di direttiva della Commissione Europea''.
(ASCA)
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